Reggio Calabria. Liberarsi dalla cappa di una politica che subordina gli interessi della città a quelli dell’immagine o di gruppi costituiti, che operano perfino contro il buon senso, può aprire possibilità nuove nella correzione di indirizzi sbagliati. In questo senso la rottura del centro destra a Reggio provoca fatti positivi e importanti a tutela dei cittadini.
A questo proposito voglio richiamare, come esempio più significativo, la mozione, proposta dal centro sinistra, che il Consiglio comunale ha votato con un solo voto contrario. Mi riferisco al documento, anche da me sottoscritto, che impegna ufficialmente il sindaco Arena e la giunta “a richiedere una sospensione delle attività di esproprio nel versante calabrese dello Stretto di Messina attraverso una moratoria nelle procedure tecniche per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina”.
Il problema non è connesso alla vicenda ponte sì ponte no ma al dramma di centinaia di famiglie che senza che vi sia alcuna certezza su come questa vicenda andrà a finire sono nel mezzo di procedure per le quali dovrebbero lasciare le abitazioni per far posto a opere propedeutiche alla costruzione del Ponte che non si sa se e quando sarà fatto.
E’, quello approvato, il dispositivo del testo che il PD ha chiesto venisse approvato in tutti i consigli comunali che ricadono nell’area di pertinenza dei (presunti) lavori propedeutici al Ponte, interessati agli espropri e ai lavori che sfasciano subito il territorio senza avere in cambio alcuna garanzia per il futuro. Nonostante siano chiari i fatti il centro destra, ha imposto che questa parte del documento venisse cassata in Consiglio regionale o non approvata nei comuni limitrofi a Reggio. Si aprono ora le condizioni per un sano ripensamento nei Comuni che, su spinta del centro destra hanno dato il via libera agli espropri. Sarebbe poi grave se il Consiglio regionale, il presidente e la giunta, non tenessero conto degli orientamenti di Reggio, la più popolosa città calabrese coinvolta in questa vicenda.
Nicola Irto
Consigliere comunale Partito Democratico