Reggio Calabria. La normativa italiana vieta espressamente ai gestori di tabacchi di vendere sigarette ai minori di 16 anni. Durante l’orario di apertura degli esercizi, la cessione delle “bionde” deve avvenire dietro esibizione di un documento che comprovi l’età anagrafica del cliente. Di contro, nelle ore di chiusura notturna, l’utilizzo dei distributori automatici, può consentire l’erogazione dei prodotti solo dopo aver verificato l’età anagrafica del consumatore, garantita mediante la lettura di un documento d’identità, a scelta tra tessera sanitaria o tesserino del codice fiscale. Regole chiare e semplici da osservare, con un obiettivo principale: quello di scoraggiare partendo dai più giovani un vizio che, per i suoi effetti cancerogeni, è in grado di nuocere gravemente alla salute delle persone.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, per questo motivo, ha disposto una serie di controlli a tappeto nel territorio della provincia, per verificare la regolarità nella vendita dei prodotti da fumo. L’attività ha permesso di accertare diverse violazioni nei confronti di tabaccai che ponevano in vendita generi di monopolio senza verificare l’età anagrafica dell’acquirente, eludendo, quindi, i controlli sui documenti d’identità degli stessi.
I finanzieri della Tenenza di Melito Porto Salvo, simulando l’acquisto di sigarette presso i distributori automatici, facendo uso, tra l’altro, di tessere non rilasciate dalla pubblica amministrazione quali tessere per la raccolta punti carburante, supermercati ed altre simili, hanno constatato che, nel comprensorio del basso ionio reggino quasi il 50% delle rivendite – è risultato non in regola con la vigente normativa. Sono così scattate le contestazioni per i trasgressori titolari delle rivendite, i quali sono stati segnalati al competente ufficio dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato per l’irrogazione delle relative sanzioni.
E’ il caso di ricordare che dopo tre violazioni della stessa indole commesse in un biennio, la legge attribuisce all’A.A.M.S. quale sanzione accessoria la facoltà di procedere alla disdetta del contratto d’appalto di rivendita di tabacchi e/o alla revoca della gestione della rivendita e, qualora vengano ravvisate violazioni relative alla vendita di tabacchi a minori di anni 14, il gestore della rivendita incorre anche in violazioni di carattere penale.
Prosegue incessante l’azione delle Fiamme Gialle melitesi che continuerà ad essere sviluppata, anche sulla base delle segnalazioni di irregolarità dei privati cittadini a costante presidio della legalità economico-finanziaria dello Stato nel contrasto ad un fenomeno dai dirompenti effetti negativi sul piano della salute e sicurezza sociale.