Reggio Calabria. “La manovra di Bilancio per il 2012 raggiunge due obiettivi: lima le spese superflue e incoraggia gli investimenti”. E’ quanto afferma in una nota il Vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò. “La strutturazione del Bilancio della Regione, a fronte di tagli consistenti dei trasferimenti statali, non deprime lo sviluppo e assicura sostegno al lavoro precario, ai servizi sociali, evitando così decurtazioni dolorose a forme di sussidiarietà il cui apporto è universalmente riconosciuto. Da qui – afferma Alessandro Nicolò – la scelta della maggioranza di centrodestra di impegnare quindici milioni di euro per il sistema sociale e per le strutture che vi operano, affronta, per la prima volta nella storia del regionalismo calabrese, in maniera compiuta l’affidamento delle risorse necessarie per gli ultimi ed i meno fortunati. Attenzione all’agricoltura, investimenti per otto milioni nell’area di Gioia Tauro, istituzione del dipartimento per i marchi delle produzioni artigianali e, soprattutto, un orientamento deciso per il rilancio del turismo e dell’internazionalizzazione della Calabria – dice Nicolò – sono tra i punti di attacco scelti dal centrodestra e dalla Giunta regionale per far ripartire processi di sviluppo virtuosi, stimolando il partenariato imprenditoriale non solo per produrre ricchezza e lavoro, ma per cambiare la struttura stessa ed i profili delle imprese calabresi, affinando le capacità di penetrazione dei mercati, oltre i confini regionali. Un bilancio – prosegue Alessandro Nicolò – che si è fatto carico del precariato storico, dei forestali, orientato per raggiungere il pareggio nel 2014, così come impone la legge nazionale. Una proposta di politica economica che – continua Nicolò – lascia fuori dalla porta forme parcellizzate di sussidi ed aiuti una tantum, razionalizzando la spesa. In questo quadro – afferma il vicepresidente del Consiglio regionale – è riposta la speranza di sovvertire quella tendenza negativa che impegnava in estenuanti ‘trattative’ la politica dietro cui spesso si celavano forme di assistenzialismo clientelare che non trovano più spazio o ragion d’essere anche per il venire meno dei trasferimenti nazionali che impone scelte più oculate negli indirizzi di spesa. Anche le spese di funzionamento delle istituzioni – dice Alessandro Nicolò – subiscono considerevoli sforbiciate, quasi il 15% in meno rispetto allo scorso anno, non solo per il rispetto verso coloro i quali, e sono tanti, vivono la crisi in maniera drammatica, ma per riportare sobrietà alla politica ed al suo modo di essere nel rapporto con i cittadini. Il centrodestra e la Giunta presieduta da Giuseppe Scopelliti – conclude Nicolò – si avviano adesso ad affrontare con più certezza le due questioni fondamentali che possono aprire prospettive di sviluppo economico e civile in Calabria: l’impiego dei Fondi comunitari e la sanità, due scommesse importanti su cui la maggioranza che guida la Calabria si spenderà per portare oltre il guado l’intera comunità regionale”.