Traffico di cocaina: quattro arresti della Squadra Mobile tra Calabria e Sicilia

Catania. Su delega della Procura Distrettuale di Reggio Calabria, nella persona del dottor Nicola Gratteri, personale della Squadra Mobile (S.C.O.) di Catania, in collaborazione con la Squadra Mobile di Reggio Calabria, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 5 dicembre scorso dal gip  del Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di Roberto Illuminato, 60 anni di Catania; Pasquale Barbaro, 34 anni, di Platì, in provincia di Reggio Calabria; Rosario Tripoto, catanese di 43 anni, già detenuto per altra causa e sottoposto al regime del 41 bis; Santo Tudisco, 49 anni, di Catania,  già detenuto per altra causa. I quattro sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione e traffico di cocaina, con le aggravanti di aver commesso il reato avvalendosi dell’organizzazione logistica dell’associazione mafiosa “Cosa nostra”, famiglia Santapaola – Ercolano, contestata a Tripoto, Tudisco e Illuminato e con le finalità di agevolarne l’attività, contestata a tutti. La misura cautelare trae origine da uno stralcio di una più ampia attività di indagine avviata nel 2008 dalla Sezione Criminalità Organizzata della Questura di Catania nei confronti della cosca Santapaola – Ercolano gruppo di Picanello, all’epoca retto da Tripoto, che consentì di riscontrare un vasto traffico di sostanze stupefacenti avviato con esponenti delle ‘ndrine calabresi della zona di Platì – Bovalino, in provincia di Reggio Calabria. Nell’ambito di tale attività investigativa, il 17 marzo 2009, fu tratto in arresto Roberto Platania, 33 anni, corriere della cosca etnea, trovato in possesso di 2 chilogrammi di cocaina acquistata nella zona di Bovalino Marina da Pasquale Barbaro della cosca Barbaro, intesi Pillari, di Platì. Conseguentemente, il 24 dicembre2009, il gip presso il Tribunale di Catania emise ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti degli indagati odierni. Tuttavia, con sentenza pronunciata all’udienza del 16 dicembre 2010, il gup del Tribunale di Catania dichiarò la propria incompetenza per territorio ed ordinò di trasmettere al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria gli atti del procedimento  instaurato nei confronti degli imputati che, con successiva ordinanza, resa il 12 gennaio 2011, vennero scarcerati. Espletate le formalità di rito, Illuminato è stato associato presso la locale casa circondariale di Bicocca mentre Barbaro è stato accompagnato presso il carcere di Locri.

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