La Provincia acquista pianoforte da 120 mila euro. Mallamaci (SEL): “Scialo sulla pelle dei cittadini”

Reggio Calabria. Oggi abbiamo compreso, leggendo i giornali, da che cosa era dettata l’indignazione dell’assessore provinciale Lamberti Castronuovo rispetto alle spese sostenute dal Museo della ‘ndrangheta (sulla cui denominazione, invero, ci sarebbe parecchio da discutere). Infatti, accanto alle solite notizie sulla crisi che imperversa e che ha portato ad una contrazione delle risorse destinate dalle famiglie agli acquisti natalizi, sulla mancanza di lavoro o sulla mancanza di remunerazione per chi un lavoro ha la ventura di averlo, appare una notizia la quale conferma come la classe politica di centrodestra non abbia alcuna intenzione di mettere un freno alla propria pulsione allo spreco, neanche davanti ad una situazione gravissima a livello internazionale, nazionale e locale. Pochi giorni addietro abbiamo appreso che il presidente della giunta regionale, avvertendo la necessità di diffondere al meglio il Verbo urbi et orbi e di dare di sè un’immagine sempre gradevole, ha proceduto all’assunzione a tempo indeterminato di 6 giornalisti 6 e di un fotoreporter, questo, magari, qualche minuto dopo aver discusso del taglio di qualche ospedale o dell’aumento dell’addizionale Irpef, e qualche mese dopo aver dato una bella sforbiciata ai fondi per la famiglia, cavallo di battaglia, a parole, dei suoi alleati dell’UDC, per finanziare le miss a passeggio per la Calabria. La giunta provinciale, invece, su proposta del melomane e musicomane assessore Lamberti, ha deliberato, in questi giorni di festa, l’acquisto di un pianoforte da 120.000 euro, onde allietare, dal salone della Provincia, i cittadini di Reggio e provincia, anche quelli che non arrivano non alla fine, ma all’inizio del mese perchè non retribuiti. A questo punto viene da chiedersi che cosa debba ancora succedere per convincere questi signori che il tempo delle vacche grasse è definitivamente tramontato, che lo scialo sulla pelle dei cittadini – contribuenti non può più essere tollerato, che è venuto il momento di mettere da parte ogni centesimo per tentare di venir fuori da una congiuntura drammatica a causa della quale molti nostri conterranei vivono ormai in condizioni di indigenza. E’ mai possibile che la distanza tra il palazzo e il popolo si sia ampliata a tal punto da non fare percepire a chi amministra le condizioni della gente comune? A chi si riempie la bocca di parole come responsabilità e concordia sociale, e si scaglia contro chi, anche dal mondo dell’informazione, altro non fa che raccontare pedissequamente ciò che sta accadendo, ebbene, a questi individui deve essere chiaro un fatto: gli incendiari, gli irresponsabili, gli scriteriati, sono coloro che, a bordo del titanic, continuano a ballare e a giocare, mentre il popolo annega.

Nino Mallamaci – Circolo Vincenzo De Angelis – Sinistra Ecologia e Libertà

 

 

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