Era nell’aria da giorni, adesso è ufficiale: Sebastien Buemi sarà il terzo pilota Red Bull nel mondiale che inizierà in marzo. Dopo aver perso il posto alla Toro Rosso, insieme ad Alguersuari, lo svizzero resta nella galassia Red Bull come pilota di riserva e tester. «E’ positivo restare in Red Bull un altro anno e avere questa opportunità con il team campione del mondo. Avrei preferito correre, ma lavorare allo sviluppo della Red Bull e fornire loro indicazioni nel corso della stagione è l’alternativa migliore», ha commentato il 23enne Buemi.
Da parte della squadra, Chris Horner spiega la scelta di ingaggiare il giovane ex Toro Rosso come una logica prosecuzione del rapporto iniziato nel 2004 con il Junior Team del team austro-inglese. «Ha acquisito una notevole esperienza in gara nelle ultime tre stagioni, svolgerà importanti test e simulazioni nel corso dell’anno, oltre a esser presente a ogni gran premio».
Occasioni di guidare, nonostante il ruolo formalmente di tester, per Buemi sembra ce ne possano essere davvero poche. L’unica sessione infra-campionato – al Mugello, tre giorni in maggio – si collocherà in un momento cruciale della stagione per sviluppare la monoposto, e appare assai difficile che con Vettel e Webber in squadra si voglia far affidamento su Buemi. Una soluzione di ripiego per lo svizzero, realmente a corto di opzioni come molti altri illustri e talentuosi colleghi, costretti a lasciar posto a valigie piene di dollari.
Fabiano Polimeni