Paola (Cosenza). ”Stando ai primi rilievi, non si tratta di furto. L’ipotesi più accreditata è quella di un’asportazione involontaria della statua dai fondali da parte di un peschereccio”. E’ quanto ha sostenuto oggi Bruno Giordano, Procuratore della Repubblica di Paola, in relazione alla scomparsa della statua bronzea di San Francesco di Paola, sistemata a 23 metri di profondità nello specchio di mare antistante la cittadina tirrenica. ”Lo dimostrerebbe anche il fatto – ha sottolineato Giordano – che non sono stati svitati i supporti della base. Probabilmente la rete a strascico di un’imbarcazione ha accidentalmente agganciato la statua. La Capitaneria di porto sta controllando le tratte delle imbarcazioni attraverso i collegamenti satellitari. L’operazione, però, non è semplice perché i controlli si possono eludere spegnendo i macchinari. Nel caso in cui si trattasse di agganciamento involontario da parte di una imbarcazione, non si configurerebbe alcuna ipotesi di reato”. I sommozzatori dei Carabinieri di Messina hanno perlustrato il tratto di mare anche nella giornata di oggi, senza che sia stata ritrovata alcuna traccia del manufatto bronzeo.