Reggio Calabria. Nella mattinata odierna, personale della Terza Sezione “Reati contro la Persona, in danno di Minori e Reati Sessuali” della Squadra Mobile diretta da Renato Cortese, ha eseguito l’ordinanza della misura cautelare in carcere, emessa dal gip Trapani del Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di Antonino Perla, 22enne nato a Reggio Calabria, per l’omicidio di Eduardo Bruciafreddo, commesso a Reggio Calabria il 3 agosto 2010.
La vittima è stata uccisa dinnanzi l’uscio di casa con colpi d’arma da fuoco calibro 7,65 che lo hanno attinto al torace e alla gola, cagionandone l’immediato decesso. L’intera vicenda è stata meticolosamente ricostruita dagli investigatori che a seguito delle numerose testimonianze acquisite nel tempo, hanno chiarito la dinamica dell’efferato omicidio.
Le risultanze investigative hanno permesso di accertare il pieno coinvolgimento del Perla nel delitto contestato, sottolineando la volontà omicida che a seguito di una lite scoppiata qualche giorno precedente alla commissione del delitto, in un noto locale del reggino, ha portato l’arrestato odierno a vendicarsi per l’affronto subito.
In realtà la vittima, resosi conto della pericolosa situazione venutasi a creare a seguito della lite avvenuta nella notte tra il 23 e 24 luglio 2010 con l’arrestato, ha cercato una mediazione con la famiglia di appartenenza di Antonino Perla, ma certamente con esito infruttuoso.
Gli investigatori hanno ricostruito l’intera vicenda, caratterizzata dalla premeditazione della vendetta, programmata ed attuata con non comune determinazione. Antonino Perla, nonostante la giovane età, annovera a suo carico diversi pregiudizi penali e di polizia, per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, il giovane, inoltre, risulta vicino al clan Borghetto-Zindato.