Siderno. ‘Ndrangheta: confiscati i beni di Antonio Stefano

Siderno (Reggio Calabria). Agenti del Commissariato di Siderno hanno eseguito la confisca dei beni riconducibili ad Antonio Stefano, 36 anni, genero di Vincenzo Macrì, il boss della ‘ndrangheta morto nel giugno di due anni fa mentre si trovava recluso in carcere dopo una condanna a 27 anni. Vincenzo Macrì era il nipote di Antonio Macrì, in passato tra i personaggi di riferimento dei clan ed assassinato nel gennaio del 1975. I beni oggetto del provvedimento odierno erano stati sequestrati a marzo dello scorso anno. L’elenco comprende un’automobile Audi A3, la cui intestataria risultava essere la moglie di Stefano; un’azienda agricola, comprendente un allevamento di cavalli e pastori tedeschi, ubicato in una zona collinare a breve distanza dal centro storico di Siderno Superiore ed ampio 8.620 metri quadri; una villa di 2 mila metri quadri, che non risultava nella documentazione del catasto.  Il valore complessivo del patrimonio confiscato ammonta a due milioni di euro. La misura odierna è stata disposta dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, su istanza del Questore Carmelo Casabona.

 

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