Vibo Valentia. I giudici del Tribunale di Vibo Valentia hanno assolto, perchè il fatto non sussiste, le quattro persone imputate nel processo scaturito dall’operazione “Golden House” e che rispondevano delle accuse di abuso d’ufficio, abusivismo edilizio, e violazione delle ordinanze emesse in seguito all’alluvione del 3 luglio del 2006. Sono stati scagionati il 60enne Giacomo Consoli, ex dirigente comunale del settore Urbanistica; Francesco Mirabello, 36 anni, e Pietro Naso, 60 anni, entrambi costruttori edili e Gioele Pelagi, 45 anni, progettista dei lavori. Mario Spagnuolo, Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, aveva richiesto pene comprese tra i 3 anni e 2 mesi ed i 4 anni e 6 mesi. La Guardia di Finanza, nel febbraio del 2009, su mandato del giudice per le indagini preliminari Gabriella Lupoli, sequestrò due complessi residenziali in costruzione a Bivona e Vibo Marina, il cui valore era vicino ai 30 milioni di euro. L’ipotesi degli inquirenti verteva sul convincimento che fossero state concesse licenze edilizie in aree su cui gravava un rilevante pericolo di natura idrogeologica.