Piano casa. Franchino (Pd) contrario, il territorio è in emergenza per dissesto idrogeologico e fragilità sismica

Reggio Calabria. A conclusione dei lavori della quarta Commissione consiliare, il consigliere regionale Mario Franchino, che ha illustrato nell’organismo il parere contrario al ‘Piano casa’ con i colleghi Carlo Guccione e Antonio Scalzo a nome del gruppo del Partito Democratico, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“La Regione Calabria ha un deficit di pianificazione ormai ventennale, ma un’emergenza territoriale in termini di dissesto idrogeologico e fragilità sismica, che anche dopo l’approvazione delle recenti e collegate leggi in materia, ha la necessità di confrontarsi sul territorio con l’applicazione riferita ai piani strutturali comunali ed ai piani di coordinamento provinciale.
Il Piano casa, al di là di rispondere alla vera necessità di un Piano di edilizia sociale necessario, declina sui caratteri dell’aumento di cubatura e di edificazione. In particolare – prosegue Mario Franchino – con la modifica alla precedente legge del 2010, si amplia il settore di applicazione anche al non residenziale e quindi manda in deroga qualsiasi livello di pianificazione riferita. Ciò è estremamente pericoloso per le emergenze emerse, ma anche per lo stato di evoluzione della pianificazione a carattere territoriale che necessita di essere agevolata, conclusa ed applicata, prima che derogata da altre norme.
La Regione Calabria – ricorda Franchino – ha avuto impugnato dalla Corte Costituzionale il Piano casa 2010 a causa della carenza di Regolamenti attuativi e quindi dell’impossibilità di azione della norma approvata. Con la modifica alla precedente legge del 2010, nell’articolato si fornisce ampio spazio all’ottemperanza delle norme collegate e riferite alla sicurezza sismica ed all’efficienza energetica, ma non si riferisce in termini di strumenti attuativi operativi utili a regolamentare le procedure, visto che anche per riferirsi alle nominate norme collegate, occorre che Comuni e Province abbiano adottato completamente tutte le procedure per i D.lgs vigenti.
Non si annulla quindi il rischio – afferma il consigliere del Pd – della carenza normativa già riferita al 2010. Peraltro, la Regione Calabria, ha in corso la modifica della Legge Urbanistica e gli strumenti attuativi; ha procedure di PSC avviate a livello comunale che già devono adeguarsi ai livelli successivi; ha necessità di aggiornare i Regolamenti Edilizi, senza i quali nemmeno i D.lgs vigenti in materia di sismicità ed efficienza energetica possono trovare riscontro.
In definitiva – conclude Mario Franchino – anziché il Piano casa, ormai di scarsa efficacia, si propone come imprescindibile un’attività di pianificazione programmata sul territorio che non si riferisca ad approvazioni di norma che abroga o che deroga a ciò di cui il territorio necessita con priorità”.

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