Rende (Cosenza). Sit-in di protesta, ieri pomeriggio, davanti la Federazione calabrese delle Banche di Credito Cooperativo in contrada Cutura a Rende dei dipendenti della Bcc di Cosenza contro i 17 licenziamenti previsti. Il presidio organizzato dalle sigle sindacali Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Ugl credito, Dircredito, Falcri ha portato i lavoratori ad occupare in maniera rumorosa, ma pacifica, la sede della Federazione dove era in corso un consiglio federale. Una delegazione sindacale con il segretario generale della Cisl Tonino Russo è stata poi ricevuta dal presidente della Federazione calabrese Michele Aurelio e dai presidenti delle Bcc. La mobilitazione dei lavoratori ha come unico obiettivo di scongiurare i licenziamenti dopo venti mesi di commissariamento e con l’unica prospettiva offerta dicono i diretti interessati “dello smembramento e della definitiva chiusura di una banca considerata vicina alla gente”. Le organizzazioni sindacali a gran voce, hanno chiesto la riapertura del confronto a norma di contratto, affinché si percorrano tutte le strade e non venga disperso un importante presidio economico e professionale presente da oltre 100 anni sul territorio. Tonino Russo segretario della Cisl di Cosenza, al termine dell’incontro durato ben due ore ha dichiarato: “La trattativa era stata chiusa in maniera frettolosa, in alcuni istituti si effettuano gli straordinari per cui non si giustificano i licenziamenti. Si aprono degli spiragli con i contratti di solidarietà per poter ricollocare i dipendenti e nella prossima settimana sarà riaperto il tavolo negoziale. Salvando la Bcc di Cosenza si salverà l’intero sistema creditizio”.
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