Reggio Calabria. Apprendo dal quotidiano “La Stampa” che l’assessore alla cultura della nostra regione, professore Mario Caligiuri, incontrando il suo collega della Regione Piemonte, avrebbe espresso la possibilità di trasferire per un certo periodo i Bronzi di Riace nella Reggia di Venaria Reale. Scrive il quotidiano torinese: “L’ipotesi, di cui per ora si parla sottovoce, è un’intesa con la Regione Calabria e il Comune di Reggio con l’obiettivo di esporre per un mese, un mese e mezzo, la coppia di statue elleniche a Torino”. Dopo aggiunge l’informatissimo giornale i Bronzi potrebbero cominciare un tour in giro per il mondo per far pubblicità alla Calabria.
Se tali notizie (che nessuno fino ad ora si è preoccupato di smentire) fossero vere saremmo di fronte a un nuovo tentativo, alle spalle della Calabria e della città di Reggio, di accettare definitivamente la logica per cui, non essendo i calabresi capaci di far venire i turisti in Calabria perché vedano i Bronzi tanto vale mandare i Bronzi in giro per il mondo.
Ho avuto già modo di dirlo in passato e lo ripeto: fare uscire i Bronzi da Reggio sarebbe un errore gravissimo, tanto più che accadrebbe dopo alcuni anni in cui i Bronzi sono stati godibili solo in parte perché in restauro a spese dei calabresi.
L’assessore Caligiuri, se vuole fare opera meritoria, invece di svendere il nostro patrimonio senza nulla in cambio, si impegni a costruire un’ipotesi culturale della Calabria e di Reggio attorno alle due statue facendone punti di aggregazione internazionale di cultura e dei turismo culturale.
In ogni caso, sulla questione, non mi pare sia sufficiente l’accordo di un po’ di persone, sia pure importanti, con la copertura del sindaco di Reggio. I Bronzi sono prima di tutto dei cittadini di Reggio e della Calabria ai quali le circostanze hanno affidato il compito di gestire una delle grandi meraviglie del mondo e senza il loro esplicito accordo non mi pare sia possibile che un pour parler tra assessori, uno della regione diretta dalla Lega di Cota, l’altro della giunta diretta da Scopelliti, possano decidere in un conciliabolo semisegreto alle spalle della collettività.
Voglio infine ricordare che nella passata legislatura il Consiglio regionale, per iniziativa del suo presidente, si è meritoriamente accollato una serie di spese per consentire il restauro senza spostare i bronzi dalla città.
Demetrio Battaglia
Vice capogruppo PD Consiglio regionale