Lamezia Terme (Catanzaro). La nota dei “consiglieri di maggioranza” del Consiglio provinciale di Reggio Calabria presenta due singolari caratteristiche e pone due importanti interrogativi. Partiamo dalle caratteristiche: è scritta con il solito stile omertoso tanto amato alla comunicazione targata “Modello Reggio”, nel senso che non ha il coraggio di fare alcun nome: «Una pubblicazione», un «autorevole esponente della giunta provinciale», «alcuni operatori dell’informazione», «particolari esponenti politici». Aiutiamo i lettori: la «nota pubblicazione» è il libro “Casta calabra” firmato da Paolo Pollichieni con Antonio Ricchio, Pablo Petrasso, Eugenio Furia e Giampaolo Latella. Gli «operatori dell’informazione» intervenuti nella presentazione erano Paolo Pollichieni, Antonio Ricchio ed Enrico Fierro, inviato speciale de “Il Fatto Quotidiano” nonché scrittore di diversi saggi sulla ‘ndrangheta calabrese ed i suoi legami con la politica. I politici presenti dovevano essere due ma c’era solo Demetrio Naccari Carlizzi perchè Giuseppe Raffa, pur avendo assicurato la presenza ed avendo scelto lui data e orario dell’incontro, non si è presentato mandando per i saluti dell’Amministrazione l’assessore Eduardo Lamberti Castronuovo. Nel corso dell’incontro Enrico Fierro ha tentato di spiegare le ragioni che hanno spinto il governatore Giuseppe Scopelliti a dare del cialtrone a lui ed ai colleghi Guido Ruotolo (La Stampa) e Roberto Galullo (Il Sole 24ore). Lo ha fatto da par suo e senza ricorrere alle vigliacche allusioni che piacciono al centrodestra targato “Modello Reggio”. E veniamo agli interrogativi: il comunicato diffuso dall’Ansa lo hanno letto e firmato tutti i consiglieri di maggioranza del centrodestra reggino? Non lo sappiamo perchè la nota è su carta semplice, senza alcuna intestazione, senza alcun elenco di nomi e senza alcuna firma. Lo chiariranno, eventualmente, gli interessati. Ma sopratutto ci chiediamo cosa avrebbe dovuto fare, secondo i “non fascisti” e tolleranti consiglieri del centrodestra reggino, l’assessore Lamberti Castronuovo: impedire a Fierro e a noi di parlare? Staccare i microfoni e spegnere le luci? Ma temono tanto il confronto civile, aperto e democratico gli esponenti del centrodestra scopellitiano? Se il cambiamento sta andando avanti in maniera spedita e vera e se i risultati sono sotto gli occhi di tutti, perchè tanta paura di un confronto pubblico e con le carte in mano? E se Scopelliti stima tanto l’amministrazione presieduta da Giuseppe Raffa, perchè mai dovendo provvedere alle nomine nella Sorical in rappresentanza delle amministrazioni provinciali di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia ha nominato i presidenti delle stesse, mentre per Reggio ha scartato il presidente Raffa e nominato il suo (di Scopelliti) amico Michele Marcianò, peraltro amico anche del boss Cosimo Alvaro col quale, prima che lo arrestassero, faceva tessere per il Pdl?
Paolo Pollichieni – Direttore del Corriere della Calabria