Cassano. Il PD: “La chiusura della stazione di Sibari sarebbe un oltaggio inaccettabile”

Cassano allo Ionio (Cosenza). Se nelle prossime ore venisse confermata la paventata notizia della soppressione della stazione ferroviaria di Sibari, questo sarebbe un provvedimento inaccettabile, incomprensibile ed oltraggioso che andrebbe a penalizzare un territorio già fortemente provato sul piano della mobilità e delle infrastrutture. Dopo i tagli e la soppressione di treni nazionali e regionali del dicembre scorso, si andrebbe ad assistere ora alla scomparsa quasi assoluta del trasporto ferroviario locale. Una smobilitazione di Trenitalia che ha ormai assunto dimensioni inammissibili e che impongono quindi una forte e unitaria presa di posizione istituzionale. Il trasporto ferroviario è un servizio sociale fondamentale. La Calabria, la Sibaritide tutta e soprattutto Cassano diventano via via sempre più lontane dal resto del Paese; in queste condizioni non si creeranno mai i margini per uno sviluppo concreto. Del resto, il Comune di Cassano non trova più pace, da quando al governo della Regione c’è questa giunta di centrodestra, che lo vuole ridurre praticamente ad un contenitore vuoto, relegandolo ad occupare una posizione marginale. Proprio ora infatti, che sembrava si stesse facendo un passo avanti nella battaglia per la costruzione dell’Aeroporto della Sibarite, con lo “smantellamento” della storica stazione di Sibari, se ne faranno due indietro. Oltretutto sarebbe una scelta del tutto insensata, se si considera che la stessa struttura ferroviaria, proprio negli ultimi tempi è stata oggetto di ingenti investimenti in interventi di ammodernamento. Tutto questo avviene naturalmente, senza che si registri un sussulto o un moto di orgoglio da parte delle Istituzioni competenti. In tal senso, esortiamo l’On. le Gallo, consigliere regionale e sindaco della città, a rompere il muro di assordante silenzio di cui si sta facendo scudo, e il Governo regionale, nonché tutte le Istituzioni competenti, a interrompere il letargo e ad assumere, rispettivamente per le proprie competenze, una posizione chiara, netta e inequivocabile che, senza chiacchiere o sofismi, punti a difendere con ogni mezzo, l’indispensabile presenza della stazione ferroviaria di Sibari, sul nostro territorio comunale. Chiediamo a loro dunque, di dare risposte concrete e tempestive in merito per chiarire come stanno davvero le cose, perché è giusto che la comunità venga informata su cosa sta accadendo. E’ questo il momento per assumere precise posizioni e per dire finalmente alla città se è questo il ruolo periferico a cui si intende confinarla. Se Cassano vuole ritornare protagonista del territorio deve riacquisire quella valenza identitaria che ne ha fatto la sua forza in passato. Se, vogliamo veramente recuperare l’arretratezza in cui ci hanno costretto, dobbiamo pretendere strade, collegamenti aeroportuali, ferrovie efficienti e moderne, in reciproca integrazione e intermodalità, e per fare ciò dobbiamo impegnarci con tutte le nostre forze per sopperire a queste carenze che, puntualmente, ci portano indietro di decine di anni. Si deve lavorare all’unisono, aldilà dell’appartenenza politica, affinché il nostro Comune non subisca l’ennesimo scippo, ed affinché termini l’irrispettoso depauperamento a cui lo si è costantemente esposto negli ultimi anni. Noi siamo pronti!

Partito Democratico di Cassano

 

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