Cosenza. Apprendiamo con vivo stupore, con profonda amarezza e con grande delusione la notizia secondo la quale entro brevissimo tempo sarà chiusa la stazione di Sibari. Si tratta di un altro gravissimo scippo che viene perpetrato ai danni dei cittadini di Cassano All’Ionio e dell’intera Sibaritide. Sono stati soppressi diversi treni che consentivano di raggiungere le regioni del nord Italia, che erano utilizzati da studenti e da cittadini meno abbienti. Ora, addirittura, sarà chiusa l’intera stazione che comporterà gravissimi disagi e situazioni di difficoltà facilmente immaginabili. La notizia odierna fa il paio con l’altra, anche grave, riguardante la chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Cassano allo Iionio e di tanti altri sparsi nella Sibaritide. E’ chiaro ed evidente che anche questa novità è tutto a discapito dei cittadini della Sibaritide, che sono allontanati sempre di più dal resto del Paese. Le strade di comunicazione sia per il nord che per il sud sono sempre in condizioni di precaria sicurezza. Non è stata realizzata la programmata autostrada Sibari–Taranto, non è stata ammodernata e messa in sicurezza la statale 106. La richiesta della realizzazione dell’aeroporto della Sibaritide ancora è rimasta senza una chiara e definitiva risposta. Auspicavamo l’ammodernamento della linea ferrata fino a Taranto e fino a Reggio, invece ci tagliano treni e ci sopprimono anche le stazioni. Speravamo in treni più moderni e più veloci, viceversa ci lasciano a piedi. Tutto avviene nel più assoluto disinteresse di quanti dovrebbero vigilare, prevenire, protestare e tutelare territori e collettività. Tutto succede con il disinteresse degli amministratori del comune di Cassano All’ionio, del sindaco e del vicesindaco in particolare. Il primo impegnato a soddisfare la sua carriera personale ed occupare con il sedere due poltrone, il secondo a macinare clienti e supporter per la prossima competizione elettorale. Avremmo preferito attivismo, impegno e mobilitazione del nostro consigliere regionale, invece niente, silenzio assoluto, solamente la ricerca di visibilità mediante l’accaparramento di realizzazioni a cui non ha partecipato per niente (gallerie di Montegiordano). Avremmo voluto un comune attivo, fattivo in difesa del territorio e dei presidi di civiltà e di sviluppo, invece clientele, violazioni di norme e di leggi per consentire doppi incarichi e soddisfacimento di interessi dei singoli a discapito della collettività. Per la parte che ci riguarda e nell’ambito delle nostre possibilità la protesta più assoluta e la censura più dura nei confronti di quanti stanno azionando meccanismi contro Cassano e la Sibaritide. La solidarietà più convinta alle popolazioni ai danni della quali verrà perpetrato questo ulteriore scippo. La censura più dura, senza se e senza ma , nei confronti degli amministratori comunali per la loro grande insipienza e per la loro grave incapacità.
Gianni Papasso – Segretario Partito Socialista Italiano – Federazione di Cosenza