Acquereggine. Delegazione sindacale ricevuta dal presidente Raffa: “La Provincia ha anticipato un altro mezzo milione di euro”

Reggio Calabria. Una delegazione sindacale dei dipendenti della società “Acquereggina” è stata ricevuta questa mattina dal Presidente della Provincia Giuseppe Raffa al quale è stato chiesto un suo autorevole intervento rispetto ad una vertenza che non sembra avere sbocchi positivi, soprattutto dal punto di vista occupazionale. La vicenda oltre ai cento dipendenti riguarda anche il sistema della depurazione già alla prese con problemi varia natura. Il dott. Raffa, assistito dal capo di gabinetto prefetto Domenico Bagnato, ha ascoltato i rappresentanti dei lavoratori che, in questi mesi, hanno avuto nella Provincia un interlocutore privilegiato e attento alle istanze di quanti rischiano il posto di lavoro, ma anche ai risvolti negativi che, in un prossimo futuro, potrebbero registrasi sul territorio provinciale. Diverse sono state le domande formulate dai sindacati che hanno ricevuto risposte esaurienti e adeguate dal parte del dott. Raffa.
“L’incontro con i sindacati – ha detto Raffa al termine della riunione – ha confermato quanto stiamo ribadendo da tempo: non serve più la tecnica delle anticipazioni, che noi come Provincia abbiamo attuato d’accordo con la Prefettura, perché tra qualche giorno il problema di ‘Aquereggine’ si riproporrà in tutta la sua drammaticità. Con le organizzazioni sindacali abbiamo assunto l’impegno di chiedere alla Regione Calabria l’attuazione del sistema della bollettazione con il coinvolgimento di tutti i comuni della provincia, ripetendo così l’esperienza di Monasterace. Un sistema in grado di garantire la depurazione sgravando così i sindaci da responsabilità sia amministrative che penali e, soprattutto, garantendo i livelli occupazionali. Questo è il nostro obiettivo. Auspichiamo che la Regione possa darci risposte chiarificatrici aiutandoci a guardare in modo più sereno al problema sensibile della depurazione”. La Provincia di Reggio, nei giorni scorsi, ha anticipato, in via straordinaria, un altro mezzo milione di euro per aiutare i sindaci ad affrontare il complesso problema della depurazione. Adesso, secondo quanto emerso dalla riunione, non sono più possibili interventi del genere.

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