Porto di Gioia Tauro. La Cgil: “La Regione abbandoni la propaganda e i facili entusiasmi”

Gioia Tauro (Reggio Calabria). Come può il Presidente Scopelliti mortificare il lavoro e i lavoratori del porto di Gioia Tauro attribuendosi il risultato di una azione commerciale quale è l’acquisizione di parte azionaria di MSC dentro Medcenter? E poi di quali grossi risultati parla? I volumi che si attesteranno al porto di Gioia Tauro con i nuovi servizi saranno sufficienti solo, anche se non è possibile fare una stima neppure da parte del gruppo dirigente della Medcenter, per garantire poco più di quanto, da sempre, è stato dichiarato dallo stesso gruppo dirigente dell’Hub gioiese, cioè: 30.000/31.000 teus settimana. Questo è il 50% in meno di quello che sarebbe un risultato ottimale per garantire alle maestranze serenità lavorativa. Invece si esulta, non comprendendo che il segnale, se pur positivo, è solo un piccolo contributo che con il sudore e sacrificio dei lavoratori portuali si è potuto raggiungere ancorché con l’utilizzo della CIGS che, di fatto, sta mettendo in ginocchio i dipendenti e le loro famiglie. È chiaro ormai che il merito è da attribuire alla straordinaria produttività e professionalità che si è dimostrata, oltre che l’affidabilità. Sono questi i veri motivi che hanno contribuito alla decisione di Aponte e quindi della TIL ad investire sul porto gioiese. Farebbe bene, invece, il Presidente della Regione Calabria a comprendere che l’occasione di investire sul retro porto e su tutta l’area portuale sta sfumando con il passare del tempo. Oggi più di ieri abbiamo una forte necessità di interventi immediati per garantire sviluppo e dare fiducia al mondo della grande distribuzione mondiale e della logistica. Siamo convinti che le proposte più volte fatte dalle organizzazioni sindacali confederali non sono argomenti di facile soluzione ma di sicuro potrebbero, con impegno e volontà politica, essere frutto di rilancio. Non è più accettabile sfruttare quest’area solo come trampolino di lancio poiltico e per campagna elettorale. Evitare il tracollo è possibile, attivarsi per produrre e mantenere le promesse è dovere, la Cgil e la Filt, dimostrando da sempre senso di responsabilità, non si tireranno mai indietro. Infine, pensiamo sia opportuno chiedere al Presidente di attivarsi per l’erogazione dei fondi destinati ai corsi di Formazione che i lavoratori anche per contenere le perdite del salario stanno frequentando. Non possiamo, come organizzazione sindacale seria, continuare a chiedere la cortesia alla MCT di anticipare economicamente le risorse del FSE. I lavoratori e le loro famiglie non possono più sopportare così gravi disagi

Antonino Calogero – Segretario Generale  Cgil

Mimmo Laganà – Segretario Generale Filt-Cgil

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