Laureana di Borrello (Reggio Calabria). Codici e Forum delle Associazioni Antiusura si sono costituite parte civile nel processo penale al fianco dell’imprenditore calabrese Antonino De Masi, vittima dell’usura e dei tassi usurari applicati da alcuni istituti bancari. L’imprenditore era stato infatti costretto a pagare oneri finanziari di sei milioni di euro per linee di credito di 12-13 milioni di euro da parte di alcuni importanti istituti di credito italiani. La battaglia di De Masi inizia nel lontano 2003 a Piana di Gioia Tauro, quando, rivolgendosi alle autorità giudiziarie denunciò i tassi usurari applicati dalle banche della Piana. Per otto anni il percorso burocratico della giustizia e l’inerzia “statale” sono stati tali da aggravare ancora di più la situazione economica del gruppo industriale De Masi. “Siamo soddisfatti dichiara il Coordinatore Provinciale di Codici per la costituzione delle Associazioni alla presenza del segretario nazionale, avvocato Ivano Giacomelli al fianco di De Masi in un processo contro un importante istituto bancario, è una data importante che segna la nostra forte presenza sul territorio provinciale contro l’illegalità – molta soddisfazione espressa dall’avvocato Maria Grazia Morano che segue la vicenda per Codici – andremo avanti in questa battaglia al fianco delle vittime in un territorio fortemente vessato dal fenomeno dell’usura”. “Stiamo avviando azioni sul territorio nazionale per verificare procedimenti penali aventi ad oggetto l’usura bancaria –prosegue Carmine Laurenzano, responsabile dell’ufficio legale del Codici – solitamente e inopinatamente archiviati per la mancanza dell’elemento soggettivo del reato. Codici si andrà quindi a costituire in tutti i processi di usura bancaria perché è nostro obiettivo dimostrare che esiste all’interno delle direzioni centrali di vari istituti bancari un vero e proprio disegno di addebiti e di applicazioni di interessi a carico degli utenti ben oltre i limite di legge”.