Catanzaro. Tempo di bilanci per il Catanzaro Music Summer School, il progetto realizzato dal Comune di Catanzaro, Assessorati alla Cultura e Pubblica Istruzione su coordinamento dell’associazione Eos Sud, nell’ambito di “Giovani energie in Comune”, promosso dal Dipartimento della Gioventù-Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci. Si è conclusa, infatti, in questi giorni l’ultima delle fasi previste dal programma, con la pubblicazione della graduatoria per l’assegnazione di 4 borse di studio formative per la catalogazione del fondo museale del Museo del Rock del Comune di Catanzaro. Sono solo le ultime delle diverse borse di studio che in questi mesi il Catanzaro Music Summer School ha assegnato a giovani catanzaresi: il progetto ha esordito con una selezione iniziale di 30 ragazzi che hanno avuto la possibilità di seguire tra febbraio e marzo scorsi una intensa tre giorni di seminari presso lo studio di registrazione Yara Record – a Catanzaro Sala – con alcuni docenti del Centro europeo di Toscolano, CET – diretto e fondato da Mogol. I docenti, insieme allo stesso Mogol, che ha preso parte agli incontri, hanno ascoltato i ragazzi, dando loro consigli e mettendoli a confronto. Dai seminari “catanzaresi” sono stati ulteriormente selezionati 10 ragazzi che hanno potuto seguire in tre diverse tranche di cinque giorni ciascuna, le lezioni per autori, compositori e interpreti, tenute dai docenti del Cet ad Avigliano Umbro e ritornati a Catanzaro hanno realizzato alcune esibizioni tra cui quella alla stessa presenza di Mogol presso il Parco delle Biodiversità di Catanzaro. In merito alle attività seminariali, poi, il progetto ha permesso ad otto studenti del Conservatorio musicale Torrefranca di Vibo Valentia e Catanzaro, attraverso una collaborazione con lo stesso istituto e con l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, di seguire una due giorni di seminari a cura di Andrea Braido e di esibirsi presso l’ostello Spagnoli di Perugia. Il Music Summer school, infatti, non si è solo occupato di formazione: di fianco alle attività convegnistiche sulla musica, anche indipendente, tenute presso il Supercinema, il Centro di aggregazione giovanile e il Museo del Rock, i giovani selezionati nelle varie fasi del progetto si sono potuti esibire nel corso di diverse manifestazioni, ed hanno potuto prendere parte agli spettacoli dei docenti e musicisti internazionali coinvolti all’interno del programma. Inoltre, grazie al Catanzaro Music Summer School, è stato potenziato il fondo museale del Museo del Rock con l’acquisizione di numerose opere in vinile e video dei concerti più significativi degli anni ’60 e ’70. “Il Catanzaro Music Summer School è stato un risultato importante – ha detto Antonio Argirò assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro all’attivazione del progetto, avviato in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione, allora retto da Danilo Gatto -. E’ un vero e proprio fiore all’occhiello, in perfetta linea con le numerose attività rivolte a vantaggio delle politiche giovanili. Attraverso questo progetto abbiamo capovolto le purtroppo consuete dinamiche che portano i nostri ragazzi a viaggiare per entrare in contatto con determinate realtà: con il Music Summer School abbiamo portato queste realtà a Catanzaro, offrendo un’opportunità imperdibile per tanti, e soddisfacente sotto ogni punto di vista per la nostra Amministrazione”. “Abbiamo voluto aggiungere ulteriori valide attività alle importanti iniziative del Catanzaro Music Summer School – hanno dichiarato congiuntamente Nicola Armignacca e Stefania Lo Giudice, rispettivamente assessori alla Cultura e alla Pubblica Istruzione durante la seconda parte del progetto –, permettendo un più ampio approccio alla musica, mettendo i giovani, e non solo loro, di fronte alla possibilità di allargare le proprie conoscenze, e di formarsi in maniera più completa. Che è stato, del resto, l’obiettivo dell’intero progetto”.