Piano Casa. Fedele (Pdl): “Non è vero che potrebbe seminare uno scempio edilizio”

Reggio Calabria. “Oltre a rendere effettiva una proposta fortemente voluta sia dal centrodestra nazionale che da quello regionale, la Calabria, con l’approvazione a maggioranza del nuovo Piano Casa, migliorato dai componenti della IV Commissione presieduta da Alfonso Dattolo e proposto dall’assessore regionale ai Lavori pubblici Pino Gentile, si dota di uno strumento che permetterà di investire risorse ingenti in un settore fortemente compromesso dalla crisi economica attuale”. A dirlo il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Luigi Fedele che continua: “Prima di tutto, si rende necessario sottolineare la complessità dell’iter legislativo che ha regolamentato il nuovo Piano Casa non solo per la peculiarità intrinseca della legge ma soprattutto per la maniera più efficace di renderla applicabile.”
“Un corpus legislativo – dice Fedele – definito, tra l’altro, da alcuni punti nevralgici cui tecnicamente ho contribuito e che fanno capo al riconoscimento della modifica della sagoma planevolumetrica dell’edificio determinato per rendere realizzabile la premialità voluta dalla legge. Altro aspetto importante è quello che stabilisce l’attuazione in deroga per le distanze preesistenti e quello che permette la snellezza dell’iter procedurale dell’utenza per far sì che vengano riesaminati progetti in corso ai sensi della suddetta legge. Ma il punto su cui si focalizza l’attenzione è rappresentato dalla volontà di fornire un indirizzo forte ai Comuni e agli enti locali in genere perché svolgano il proprio ruolo: è importante, infatti, che non vengano eliminate, sic et simpliciter, intere zone ma occorre, bensì, lavorare per definire le specifiche perimetrazioni delle aree che si devono escludere”.
Conclude il capogruppo: “Inoltre, non corrisponde al vero che il nuovo Piano Casa approvato dalla massima assise calabrese potrebbe seminare un irrazionale scempio edilizio perché questa legge rende efficaci tre risvolti importanti: quello economico poiché, in un periodo di forte crisi come quello attuale, fornisce un’espansione e un impulso occupazionale al settore dell’edilizia; quello urbanistico perché, attuando interventi ed ampliamenti, che non sono eccessivi ma ridotti, si attiverà un’armonizzazione generale dell’edificio con consequenziale sicurezza ed abbellimento architettonico – urbanistico; ed infine, ma non meno importante, quello sociale in quanto, eventuali ingrandimenti realizzabili, permetteranno ad un genitore di ricavare nello stesso edificio un alloggio per i propri familiari”.

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