Reggio Calabria. I Consiglieri comunali del centrosinistra e del Polo civico in relazione alla tanto declamata operazione di rescissione dei contratti di finanza derivata, cosiddetta SWAP, registrano una overdose di comunicati stampa degni della migliore tradizione di propaganda di regime; appare singolare che si gioisca per la rescissione di un contratto così fortemente voluto da Scopelliti. In questa direzione prendiamo atto della presa di distanza da parte del Sindaco Arena dall’ormai conclamato fallimentare “modello Reggio”. Abbiamo richiesto ininterrottamente per otto lunghi anni che gli SWAP fossero rescissi, da ultimo in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2011, il 15 settembre dello scorso anno, tramite un emendamento proposto dal centrosinistra e votato anche dal Polo civico cui, tuttavia, il centrodestra scopellitiano ha negato il proprio voto favorevole. Alla luce dei fatti si è trattato di un puerile dispetto che si commenta da sé. Gli stessi contratti di finanza derivata erano stati proposti al centrosinistra al tempo in cui governava la Città di Reggio Calabria; saggiamente si decise di non accettare quella proposta nella convinzione che il Comune non sia un casinò maltese e che non si possa ipotecare il futuro dei reggini di domani con pericolose scommesse sull’andamento dei tassi finanziari. Al contrario, il centrodestra accolse a man bassa le condizioni aleatorie imposte dalle banche crogiolandosi con il bonus di ingresso nel contratto utilizzato chissà per quali nobili scopi. Ci sorprendono i toni trionfalistici degli ultrà scopellitiani di ogni ordine e grado che esprimono soddisfazione per la rescissione dei contratti; allo stesso tempo ci domandiamo come mai prima Scopelliti e poi Raffa non abbiano agito nella stessa direzione. Infatti, ora come allora, siamo convinti che il Comune di Reggio Calabria sia stato vittima, non proprio inconsapevole, di un accordo leonino da parte delle banche, prova ne sia che i termini della transazione sono stati accettati dagli istituti di credito certamente consapevoli della fragilità delle procedure seguite al tempo della stipula dei contratti. Sarebbe interessante sapere quali altri vantaggi abbiano prodotto gli SWAP in questi anni e, soprattutto, a beneficio di chi. Appare quanto mai inopportuna la difesa postuma di Orsola Fallara, quasi un pianto da coccodrillo dell’intera truppa scopellitiana che non smette mai di stupirci. Aggiungiamo che se vantaggio vi è stato, (e ciò è tutto da dimostrare aldilà delle affermazioni di Cuzzola), si è potuto realizzare grazie alla crisi economica globale e all’abbassamento dell’EURIBOR, non certo grazie all’acume dei ragionieri di Palazzo San Giorgio, né alle scelte del superconsulente Pozzoli il quale appena un anno fa dichiarò che il bilancio del nostro Comune era attendibile e veritiero. Reggio non ha bisogno di spot propagandistici, ma di smaltire le scellerate operazioni politiche giocate in dieci anni sulla pelle della Città.
I consiglieri comunali di centrosinistra Massimo Canale, Demetrio Delfino , Giuseppe Falcomatà , Nicola Irto, Antonino Liotta, Giuseppe Marino.
I consiglieri comunali del Polo civico Giuseppe Bova, Paolo Brunetti, Giuseppe Nocera