Asp 5 e Suem 118. Nucera chiede la revoca del bando per l’affidamento dei servizi di trasporto sanitari secondari

Reggio Calabria. Siamo giunti al paradosso nell’ASP 5. Continua il balletto dei bandi per l’affidamento dei servizi di trasporto sanitari secondari a richiesta del SUEM 118. Dopo la revoca di un primo bando dell’autunno scorso per manifeste contraddizioni, carenze di riferimenti, incongruità nelle richieste dei requisiti, manifesta discriminazione e sospetta volontà, non celata, di favorire i soliti noti, ora siamo al comico, anzi al drammatico-comico, con un nuovo bando che è peggiore del primo.
Io non so chi sono gli “ angeli custodi “ della dott.ssa Squillacioti, né mi interessa saperlo, ma ciò che emerge ormai in maniera chiara è che qualche regia occulta vuole profondamente incidere sulle attività del volontariato nell’ASP di Reggio Calabria. Io mi auguro che tutto sia fatto in buona fede e che presto ci si possa ravvedere, con l’immediata sospensione di questo bando, sulle penalizzanti condizioni poste ai tanti operatori che svolgono una nobile e meritoria azione sociale per la Comunità reggina.
Il discrimine è manifesto fra i territori della Piana, della Ionica e della Città ma ancora ciò che è più grave è la evidente disuguaglianza per il medesimo servizio che si registra tra l’ASP di Reggio Calabria e le ASP delle altre Province calabresi come se il servizio di garanzia della salute a Reggio fosse di serie B rispetto agli altri territori.
La manifestazione di interesse, concentrata tutta sulla idea razionale e odiosa del risparmio della spesa pubblica, non tiene in nessun conto il bisogno dell’ammalato acuto o in emergenza al punto che, se dovesse essere attuata la procedura di ingaggio prevista da questo scellerato bando, verrebbe eliminato il servizio di supporto alle uniche due ambulanze che dovranno garantire le emergenze in città.
Questo è frutto di una cultura non certo coerente con una visione di un servizio che fa invece della professione sanitaria l’attività più “nobile” tra le tante categorie lavorative. Non c’è una difesa di ufficio ai tanti volontari dell’emergenza sanitaria: non ne hanno bisogno! Ma c’è la forte necessità di garantire una continuità assistenziale indispensabile. E’ giusto pretendere la qualità nel servizio attraverso mezzi efficienti ed idonei ma è altrettanto doveroso corrispondere l’adeguato salario. Un bando pubblico non può coprire disfunzioni e sfruttamenti.
Si chiede l’immediata revoca del bando e l’apertura di un tavolo di rinegoziazione dei requisiti e di quant’altro possa essere utile a una maggiore efficienza del servizio ma anche delle spettanze economiche stabilite sul rimborso delle spese.
Chiederò, altresì, al Presidente Scopelliti, nella sua qualità di Commissario del Servizio Sanitario Regionale, di aprire una trattativa regionale con le Organizzazioni di volontariato che si occupano del settore per uniformare il servizio su uno standard regionale.

Il Segretario Questore del Consiglio Regionale
On. Giovanni Nucera

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