Ballerina calabrese licenziata dalla Scala di Milano. Naccari (PdL)”: “Lesa la dignità della donna”

Roma. “Più che una ‘lesione dell’immagine’ del teatro alla Scala di Milano, dalle confessioni della giovane ballerina calabrese Mariafrancesca Garritano emerge una forte lesione della dignità delle donne”. Lo afferma il delegato ai rapporti con le comunità regionali di Roma Capitale, onorevole Domenico Naccari, commentando il licenziamento della ballerina a opera del teatro milanese dopo la sua denuncia sull’anoressia nel mondo della danza. “Il coraggio di questa ragazza – aggiunge il delegato del sindaco Alemanno – andrebbe premiato con un Oscar, altro che licenziamento”. Naccari si appella alle istituzioni “affinché venga ripristinato non solo il diritto al lavoro della giovane e coraggiosa ragazza, ma siano disposte anche ispezioni nel mondo della danza e della moda per accertare la diffusione di questa piaga mortale. L’anoressia è infatti una patologia cronica che investe in Italia migliaia di ragazze. Donne che inseguono legittimamente un sogno ma si trovano a fare i conti con la perversa cultura del ‘più si è magari e maggiori sono le probabilità di successo’. La denuncia della Garritano – conclude l’onorevole Naccari – è un atto di coraggio che illumina un angolo celato dall’omertà in cui tanti sono i timori delle donne spinte a seguire diete ai limiti della sopravvivenza solo per accontentare qualcuno che non considera le devastanti conseguenze psico-fisiche delle ragazze. Qualcuno che, evidentemente, tiene più all’immagine che alla vita delle persone. La dignità delle donne non può essere lesa in questo modo”.

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