Associazioni venatorie: “La Provincia commissaria gli Ambiti di Caccia”

Reggio Calabria. I rappresentanti delle associazioni venatorie Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Anuu-Migratoristi, Italcaccia, E.P.S., pur essendo ormai abbastanza avvezzi al difficile confronto con la classe politica e burocratica a livello provinciale e regionale, non possono che esprimere sconfortanti sentimenti di stupore e rabbia per un mai così alto livello di arroganza insito nell’atto adottato dalla Giunta Provinciale presieduta dal Dottor Raffa. Stupore e rabbia per una azione connotata da evidenti finalità vendicative e ritorsive verso quegli Organismi che in tutti questi anni (si parte dal 2004) non hanno fatto altro che evidenziare e denunciare l’assoluta assenza di una costruttiva collaborazione con le strutture burocratiche dell’Ente Provincia che, viceversa, si è distinta per l’inadeguatezza a gestire la materia venatoria regolata da norme legislative regionali così come del resto avvenuto nelle altre province calabresi. Stupore e rabbia per aver visto svanire un orgoglioso sentimento di campanilismo provinciale nei confronti dell’intera regione per avere avuto, una volta tanto, l’opportunità della primogenitura nella istituzione dei previsti due Comitati di Gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC)- organismi democratici rappresentativi delle componenti agricole, venatorie, ambientaliste ed istituzionali dei territori interessati. Un primato, questo, da ascrivere al merito del Presidente Pietro Fuda, dell’Assessore al ramo Alessandro Nicolò e ai vertici burocratici del tempo, che permise, in tempi brevissimi un compiuto avvio della gestione programmata del territorio ai fini faunistici ed ambientali. Stupore e rabbia per l’adozione di un provvedimento che invece di procedere nella direzione della ricerca di reiterate responsabilità interne alla Amministrazione Provinciale che hanno innescato in concreto un blocco dei trasferimenti finanziari annuali da parte dell’Ente Regione e l’assegnazione di quelle già inviate con conseguente annullamento della azione gestionale degli ATC , è stato adottato nei confronti di quegli Organismi che hanno dovuto subire l’inefficienza e la latitanza dell’Istituzione Provinciale. Lo stupore e la rabbia di queste Associazioni Venatorie per la ingiustificabile decisione è rivolta in prima persona nei confronti del Presidente Raffa per la precipua responsabilità che sullo stesso incombe in termini di rappresentanza dell’Ente e, quindi, per il muro di incomunicabilità che ha premeditatamente voluto ergere nei confronti delle stesse e dei cacciatori rappresentati. La diretta conseguenza dell’atto adottato darà il via al ricorso di legittimità presso le sedi giudiziarie competenti oltre che alla proclamazione dello stato di agitazione della categoria che si concretizzerà nelle esclusive forme permesse da leggi e norme vigenti in materia.

I presidenti provinciali associazioni venatorie: Domenico Iero – Federazione italiana della caccia; Domenico Ventre – Libera Caccia; Domenico Aloi – Enalcaccia; Giorgio Panuccio – Anuu Migratoristi; Rolando Salvadori – Italcaccia; Giorgio De Luca – E.p.s.

 

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