Reggio Calabria. Si sente spesso dichiarare che “un popolo senza memoria è un popolo senza futuro”, ma raramente davvero si riflette sul significato di queste parole e sul vero valore della parola “memoria”, soprattutto senza perdersi in spregevoli strumentalizzazioni. E di fatto nella nostra epoca, dove il tempo è diventato un vortice che divora tutto in maniera frenetica, spesso è facile perdere il senso di quello che siamo ed il filo della nostra esistenza, figuriamoci quello delle generazioni passate. Ovvio, i ricordi restano, ma spesso sono scissi dalla coscienza sull’importanza che questi hanno nella formazione della nostra identità, e proprio per questo non risulta importante l’atto in se del ricordare, ma fondamentale è il suo motivo che pone l’uomo davanti al suo passato in modo consapevole, facendo della storia una maestra di vita e rendendo il dovuto omaggio a chi ci ha preceduti.
È con questa consapevolezza e con questa volontà che diverse sigle giovanili quest’anno si sono riunite nel “Comitato 10 febbraio” per celebrare la “Giornata del Ricordo”, sabato 11 febbraio, con una fiaccolata che partirà alle ore 18.00 da piazza San Giorgio e terminerà presso l’area “Griso-Laboccetta” (conosciuta anche come “Tomba ellenica”, incrocio fra via II settembre e via D. Tripepi) con la deposizione di una corona di fiori davanti la già presente targa in omaggio a Norma Cossetto, studentessa istriana vittima delle sevizie dei partigiani titini e che ha trovato la sua morte dentro una “foiba”.
Una storia, quella di Norma Cossetto, insieme a quella di altri 30mila italiani barbaramente gettati e finiti nelle cavità carsiche meglio conosciute come “foibe”. Una storia insieme a quella di altri 350mila italiani che dovettero fuggire dalla propria terra, dalle proprie case per scampare alla spinta di pulizia etnica in atto dalle milizie comuniste del maresciallo Tito per annettere alla Jugoslavia le italianissime terre di Istria, Fiume e Dalmazia. Un dramma italiano che per decenni è stato colpevolmente taciuto e che finalmente dal 2004, con l’istituzione della “Giornata del Ricordo”, viene riconosciuto istituzionalmente e soprattutto viene ammesso dalla storiografia. Ma stando ai numeri, solo il 43% degli italiani conosce il termine “foibe” e l’esodo dalmata-giuliano al termine della seconda guerra mondiale, c’è ancora un tanto lavoro da fare per diffondere la conoscenza di questa tragica pagina di storia nazionale, e le fiaccole che sfileranno lungo il corso Garibaldi vorranno rappresentare il nostro piccolo contributo per illuminare non solo il nostro passato, ma anche la nostra coscienza ed identità nazionale.
Comitato ‘10 febbraio’ – Reggio Calabria
Giovane Italia – movimento giovanile del PdL
MSI-Fiamma Tricolore – partito politico
Temerariamente – associazione di promozione sociale