Rosarno (Reggio Calabria). Le investigazioni dei carabinieri, finalizzate alla ricerca del latitante Giuseppe Pesce, considerato dagli investigatori attuale reggente della “cosca Pesce”, hanno consentito di individuare i nuovi soggetti ai cui era stata affidata la direzione strategica ed operativa della cosca, fortemente indebolita dall’incessante azione di contrasto condotta dall’Arma con le recenti operazioni di servizio.
La misura eseguita oggi si fonda su molteplici elementi di prova:
- il sequestro del “pizzino” scritto da Francesco Pesce;
- le dichiarazioni rese dalla testimone di giustizia Maria Concetta Cacciola;
- le dichiarazioni rese della collaboratrice di giustizia Giuseppina Pesce;
- i riscontri derivanti dalle numerose intercettazioni telefoniche e tra presenti registrate nel corso delle indagini.