Reggio Calabria. La Reggina supera per 3-2 l’Empoli ottenendo la seconda vittoria consecutiva. Nel post gara, in sala stampa, hanno parlato Fabio Ceravolo, Nicolas Viola e il tecnico Angelo Gregucci, mentre non si è presentato nessuno tra le fila dei toscani.
Fabio Ceravolo (Reggina): “Il mister mi ha detto di entrare e dare profondità, era il caso di chiudere la partita. Così stavamo facendo, raggiungendo il 3-0, peccato per quei 20’ in cui abbiamo sofferto più del dovuto. Perché io in corsa? Il mister forse ha deciso così perché la difesa dell’Empoli è carente sul piano della velocità. Dunque è anche merito del mister se abbiamo fatto il terzo gol. Il mio rapporto con Breda? Non era successo nulla con Breda, posso dire che con Gregucci mi conoscevo già, con lui ho avuto un bel rapporto a Bergamo. Con Breda ero solo un po’ dispiaciuto perché non mi dava continuità. I gol li abbiamo sempre fatti, anche in mancanza di Missiroli. A livello difensivo abbiamo subito qualche gol di troppo, ma conta la vittoria. Se crediamo alla rincorsa? Certo. La società ha detto che dobbiamo puntare ai playoff finché la matematica lo consente. Dobbiamo continuare su questa scia, facendo più punti possibili sia in casa che in trasferta”.
Nicolas Viola (Reggina): “Il calo? È la seconda volta che succede, il mister ci chiede di andare al massimo, l’altra volta l’abbiamo fatto fino al 45’, questa volta per 75’. Penso che l’Empoli sia una buonissima squadra, e per 75’ non ha fatto un tiro in porta. Poi abbiamo preso 2 gol ma dobbiamo lavorare per evitare questa cosa. Il primo tempo volevamo fare capire che dovevamo vincere la partita a tutti i costi. Sembrava una partita chiusa, dobbiamo migliorare sotto questo aspetto. Bonazzoli? Purtroppo sta facendo un calcio sacrificante per la squadra, bisogna considerare tutte le sponde e i recuperi, per noi è troppo importante, anche se non fa gol. Il rigore? Emiliano aveva un fastidio alla gamba e ha chiesto a me di calciarlo. È rimasto un posto playoff ma se vinci 2-3 partite consecutive anche il quinto posto può essere raggiungibile”.
Angelo Gregucci (tecnico Reggina): “Alla fine potevamo far meglio, c’è da migliorare qualcosa. Abbiamo disputato 75’ come andavano fatti, poi ci siamo complicati la vita. Abbiamo comunque avuto cuore, e abbiamo ottenuto una vittoria importante per rimanere aggrappati. Eravamo in difficoltà sul piano atletico, in tanti hanno sofferto i crampi. I cambi sono stati obbligati perché c’era gente al gancio: uno si è fatto male (Campagnacci, ndr), Ragusa non ne aveva più e sull’ultimo, quello di Bonazzoli, tante componenti erano a rischio. Abbiamo vinto, ed è la cosa importante, poi c’è qualcosa da migliorare. Bisognerà fare la striscia positiva, chi vuole rimanere attaccato è la squadra che fa la striscia. La Samp vincerà tante partite, il Varese sta vincendo, siamo tutte lì. Le difficoltà fisiche? Sono dovute anche al fatto che la tipologia di calcio che pratichiamo è molto aggressiva. Dobbiamo riconoscere meglio determinate situazioni altrimenti corriamo più del dovuto. Abbiamo gamba per correre, poi c’è la qualità. Nel primo tempo siamo arrivati 2-3 volte sul fondo, senza mettere palle dolci al centro. Abbiamo verticalizzato troppo, dobbiamo essere meno isterici nella gestione della palla. L’atteggiamento è stato buono per tre quarti dell’incontro, non mi ricordo un tiro dell’Empoli. C’è da migliorare la durata. Mi interessa che la squadra vada ad attaccare avanti. Il secondo gol non dobbiamo mai prenderlo, una squadra che vuole guardare con ambizione al campionato non deve regalare niente a nessuno. Io penso che gli ultimi 15’ siano frutto più della nostra sofferenza atletica. Non avevamo più le gambe per il 4-2”.
Danilo Mancuso