Pizzo Calabro (Vibo Valentia). Il collegio giudicante della Corte d’appello di Catanzaro hanno diminuito, da 17 anni e 4 mesi a 12 anni, la condanna comminata al 60enne Francesco Gramendola, considerato autore dell’assassinio della moglie Rosellina Lo Bianco, 54 anni. Il delitto fu commesso l’8 agosto del 2009 a Pizzo. L’impianto accusatorio si è fondato sull’ipotesi che Gramendola abbia compiuto l’uxoricidio in seguito alla decisione della donna di divorziare. L’uomo, il giorno dell’omicidio, si recò presso l’abitazione del figlio, sul Corso Garibaldi, a Pizzo, dove la moglie si era sistemata dopo aver lasciato la casa che condivideva con Gramendola. Entrato da una finestra aperta, ferì mortalmente Rossellina Lo Bianco con una serie di coltellate che le trafissero il collo e il torace. La donna spirò immediatamente dopo il suo arrivo in ospedale. I Carabinieri, allertati dalla nuora, raggiunsero immediatamente il luogo dell’uxoricidio e, supportati da un elicottero dell’8° Elinucleo di Vibo Valentia, individuarono l’uomo in fuga nei pressi della strada provinciale conduce da Pizzo a Maierato.
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