Villa San Giovanni (Reggio Calabria). Diceva Confucio: quando si è in un pasticcio, tanto vale goderne il sapore! E forse è per questo che il Presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto, Roberto Vizzari, piuttosto che affrontare il problema ha preferito buttarla in caciara, così dal distrarre la pubblica opinione su un problema da egli stesso ammesso. Dunque, per ammissione dello stesso Vizzari, ora sappiamo che l’Associazione di cui egli è presidente è di quelle “non riconosciute” ed è “priva di personalità giuridica” perché non iscritta allo specifico albo tenuto presso le Prefetture e non già per mancanza del Decreto del Capo dello Stato visto che questa parte della norma è stata sostituita sin dal 2000. Esattamente come avevano scritto i Gruppi Consiliari del “Partito Democratico” e “Misto”. Oggi la notizia trova una conferma autorevole, proprio nelle parole in libertà del presidente Vizzari, il quale pensando di fare cosa buona e giusta, tira in ballo prefetture ed autorità che – ci sia consentito – ci rifiutiamo di credere non sapessero che, proprio presso la Prefettura, le associazioni non riconosciute ottengono il riconoscimento della “personalità giuridica”. Il punto che Vizzari non spiega è, però, un altro. Cioè la legittimazione di un Comune a costituire, insieme ad altri, un’associazione non riconosciuta per l’esercizio di pubblici poteri. Su questo Vizzari è stato vago, anzi chiarissimo. Perché affermando che 8 Comuni che fanno parte dell’Associazione da egli presieduta abbiano dovuto stipulare una “Convenzione”, dimostra esattamente la validità delle censure da noi mosse insieme agli amici del “PD. Questo perché le norme sono talmente chiare che solo con un improbabile esercizio di arrampicata libera, peraltro mal riuscito, si può tentare di mascherare che il legislatore ha stabilito che i Comuni possono avviare la gestione associata dei servizi con le “Unioni” o, appunto, con le “Convenzioni”. Anche sul principio della rappresentatività, a ben vedere, le idee espresse da Vizzari ci sembrano alquanto singolari, perché quando si difende un principio, non lo si fa per difendere il proprio orticello. Motivo per cui se anche nell’Associazione ci fossero tutti sindaci di centrosinistra, il problema si porrebbe lo stesso, perché le minoranze di centrodestra non sarebbero rappresentate. Il problema è la minoranza non l’area ideologica che la esprime! Polemiche a parte, però, Vizzari deve ancora capire qual è il suo reale pensiero, poiché non può un giorno minacciare “la città metropolitana” di voler fare l’Unione dei Comuni ed il giorno dopo contestare la proposta di Unione dei Comuni, solo per mantenere in capo a se stesso la poltrona di Presidente di una Associazione senza né capo né coda. E quale migliore occasione, per Vizzari, di chiarirsi le idee in occasione del Consiglio Comunale di Villa San Giovanni che dibatterà sulla proposta di delibera presentata dai Gruppi “PD” e “Misto”.
Massimo Morgante e Luigi Sorrenti – Gruppo Misto