Reggio Calabria. Lunedì scorso, presso la biblioteca comunale Pietro De Nava, per il ciclo sull’arte dell’800 francese, ha avuto luogo il terzo incontro “I colori dell’anima” di Edgard Degas, relatrice la storica Elvira Leuzzi. L’evento è stato organizzato da Loreley Rosita Borruto presidente del “Centro Internazionale Scrittori della Calabria” con la collaborazione di Stefano Fava.
La relatrice ha iniziato con la biografia di Edgar Germain Hilaire De Gas (questa era l’originaria grafia del cognome) nato a Parigi nel 1834. Figlio di un banchiere amante della musica e dell’arte, e di Cèlestine Musson americana di New Orleans, morta nel 1847 quando l’artista aveva appena 13 anni. La perdita prematura della madre, influì sul suo carattere, forse per questo il suo rapporto con il sesso femminile non fu mai equilibrato. I suoi soggetti preferiti furono il mondo del teatro, le modiste, le stiratrici, le prostitute e ogni tipo di figura femminile colta in atteggiamenti naturali, immediati. Dal 1898, a causa di gravi problemi alla vista, smise quasi di dipingere e si dedicò alla scultura, modellando statuine di ballerine in varie pose (ballerina di quattordici anni, 1880). Dal 1874 al 1886 partecipò a tutte le mostre degli impressionisti (tranne quella del 1882) presentando oli, pastelli e disegni che puntualmente dimostravano il suo disinteresse per la natura e per la pittura “en plein air”. Morì il 27 settembre 1917 e venne sepolto nel cimitero di Montmartre.
Domenico Cambareri