Laganà Fortugno (PD): “Il coraggio dell’imprenditore Costanzo sia d’esempio per i suoi colleghi che non si sono ancora ribellati al pizzo”

Roma. “Nessuna testimonianza di legalità è più vera di quella che viene offerta dal buon esempio e dai comportamenti individuali. Da questo punto di vista, l’imprenditore catanese Mimmo Costanzo, che ha rifiutato di piegarsi alle estorsioni della ‘ndrangheta, ha fornito una prova concreta che vale ben più di mille parole”. Maria Grazia Laganà Fortugno, parlamentare del Pd, sottolinea “la grande dimostrazione di coraggio di questo operatore economico che, venuto in Calabria per lavorare, si è trovato di fronte un sistema di imposizione di ‘mazzette’ da parte della criminalità organizzata così diffuso da risultare quasi una sorta di regola”. “Le ultime indagini sulle estorsioni alle imprese impegnate nei lavori di messa in sicurezza della Statale 106 – aggiunge la deputata – hanno avuto un impulso e un apporto fondamentale da parte di Costanzo, che non si è piegato, ma ha agito come ogni cittadino onesto dovrebbe fare: denunciando l’accaduto ai Carabinieri. Il messaggio che arriva da questa vicenda è di estrema importanza: affidarsi allo Stato e scegliere di stare dalla parte della giustizia è una scelta difficile ma che, alla lunga, paga. Costanzo ha trovato il coraggio di denunciare e ha fatto capire a tanti suoi colleghi imprenditori, calabresi e siciliani, che pagare il pizzo non conviene e che quanti si rivolgono alle forze dell’ordine non sono più soli. Mi auguro – conclude Maria Grazia Laganà Fortugno – che tutto questo sia d’esempio per tanti operatori economici onesti che, sentendo uno Stato spesso distante e una criminalità organizzata sempre più oppressiva e violenta, non hanno trovato la forza di ribellarsi a una vera e propria piovra che strangola l’economia pulita dei nostri territori”.

Exit mobile version