La vulcanica etichetta Calabrese, Mk Records, pubblica un altro disco che sarà in uscita dal 20 Marzo in tutti i negozi di dischi Italiani. Inoltre, grazie ad un progetto “illuminato”, sarà in tutte le librerie Calabresi con Rubbettino. Il disco che ho tra le mani, ha un progetto grafico accattivante e bello, non ho altri termini per definirlo.
L’esaustiva scheda informativa allegata mi ha fatto calare nel mondo dei VioladiMarte, band emergente Cosentina, e nella loro “Sindrome dei Panda”.
Un disco ben prodotto e congegnato, arrangiamenti ricchi che affondano le loro radici in uno “Psycho Rock dalle venature Indie”.
I VioladiMarte dichiarano di avere un orecchio puntato verso l’Inghilterra ma sentiamo viva la presenza di riferimenti come i Marlene Kuntz, Afterhours e Vibrazioni evolute.
“La Sindrome dei Panda” sembra una sorta di compromesso fra l’anima (sound) più inquieta del gruppo con quella piu melodica (Testi).
Se così alcune canzoni appaiono assai più convenzionali e easy (“Paragioia”, “Alberi d’amianto”), non mancano sprazzi d’esistenziale alienazione, come nell’iniziale “Lacrime di Vetro Blu”, e scampoli d’intenso lirismo (la struggente “Madeleine”).
Indubbiamente, sono visibili i primi germi di una contaminazione con un pop più di maniera e di facile consumo che si alternano a uscite di vero e proprio Alt-Rock nazionale.
“La Sindrome dei Panda” resta un album di esordio che lascia ben sperare nel futuro dei cosentini Violadimarte.
Ovviamente, mio malgrado, dubito che possano godere di un air play main stream con questo tipo di sound, per quanto apprezzi il genere, composizioni e i testi;
Originale e teso anche il videoclip del singolo “Paragioia”.
La Calabria musicale è quanto mai viva e produttiva, ed è dell’entusiasmo di band come i VioladiMarte che si ha bisogno per accendere i riflettori sulla “scuola calabrese”.
Cinzia Misuraca