Catanzaro. Ad oltre 14 anni dalla commissione dei fatti nella giornata di ieri la VI sezione penale della Suprema Corte di Cassazione ha annullato la sentenza emessa nei confronti di 11 imputati il 27 settembre 2010 dalla Corte d’Appello di Catanzaro, con la quale erano state inflitte pene oscillanti dai 23 anni e 6 mesi a 5 anni di reclusione in relazione al reato d’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacente ed armi. Per come si ricorderà, di questo processo si occuparono le Procure di mezza Italia, ma alla fine la competenza territoriale venne determinata in quella del Tribunale di Paola che nell’anno 2008 pronunciò la più pesante condanna della storia dello stesso Tribunale, condannando i presunti promotori dell’organizzazione a 30 anni di reclusione. Successivamente la Corte d’Appello di Catanzaro, pur riducendo le pene principali a circa 25 anni di reclusione, aveva condannato anche gli altri imputati che erano stati assolti in primo grado. Molto nutrito il collegio difensivo, rappresentato da avvocati di molte parti d’Italia tra i quali il Prof. Avv. Coppi, il Prof. Avv. Ragazzini, Il Prof. Avv. Arrigò, il Prof. Avv. Giancarlo Pittelli ed il Prof. Avv. Italo Guagliano, l’unico del foro di Paola ed altri numerosi avvocati di molte città italiane. Grande è la soddisfazione dei difensori e dei loro assistiti, giacchè il certosino lavoro da essi svolto, ha dimostrato che la paventata organizzazione criminale in senso tecnico non è mai esistita e, pertanto, la Corte di Cassazione, dopo circa 8 ore di Camera di Consiglio ha accolto le tesi difensive cassando la sentenza impugnata e rinviando nuovamente il processo ad altra sezione della Corte d’Appello di Catanzaro che dovrà in seguito pronunciarsi sui reati minore che a parere dei difensori si sono già ampiamente prescritti.
Avv. Italo Guagliano