Crotone. Dissesto idrogeologico: la Provincia collabora con l’Ordine degli ingegneri

Crotone. L’Ordine degli Ingegneri di Crotone esprime il suo apprezzamento nei confronti dell’iniziativa della Provincia, la quale ha manifestato l’esigenza di coinvolgere l’ordine professionale degli ingegneri, dei geologi e dei geometri per cercare delle soluzioni concrete ad alcuni gravi problemi che il territorio si trova a dover affrontare in tema di dissesto idrogeologico. L’ordine è felice di incontrare un nuovo modo di porsi ed il riconoscimento, da parte dell’Ente intermedio, in queste categorie delle competenze, dei meriti e della possibilità di collaborazione tecnica nell’interesse collettivo. Bene ha fatto Antonio Barberio, nella sua qualità di consigliere provinciale a proporre di firmare un protocollo d’intesa, e bene ha fatto l’Amministrazione ad accettare la sua iniziativa. Già questo Ordine ha dimostrato che, se coinvolto, risponde e reagisce alle sollecitazioni, sia in campo urbanistico che energetico, stradale ed ambientale. La tutela e la difesa del territorio non sono azioni che possono avere una collocazione politica, semmai la gestione e la programmazione delle opere per la difesa del territorio sono atti che entrano di diritto in una sfera politica. In questi anni di diversa gestione politica dell’amministrazione provinciale, che ha nelle sue priorità e deleghe la gestione del territorio, si è assistito ad atti che hanno dimostrato come un’idea politica possa prevalere sull’interesse collettivo: il riferimento va alla strada del petilino e alle somme stanziate con urgenza in opere che dovevano essere previste nell’ordinarietà. Le scelte di programma sono fondamentali quando si parla di territorio. Dunque in questo momento si registra l’esigenza di affrontare le tematiche legate ai seguenti tre aspetti fondamentali:

1. Idrogeologia che è la scienza della terra che si occupa dello studio dello scorrere delle acque attraverso le falde sotterranee;

2. Geologia che è la scienza che studia la Terra ed i processi legati al suo cambiamento;

3. Geotecnica che è la disciplina che si occupa di studiare la meccanica delle terre e la sua applicazione nelle opere di ingegneria;

Senza trascurare gli aspetti dovuti alla climatologia ed all’agricoltura. Da un verso, infatti, stiamo assistendo ad un cambiamento epocale sotto l’spetto delle precipitazioni, che per la loro natura e consistenza hanno contribuito non poco ad accentuare le difficoltà di previsione di smaltimento delle acque di corrivazione e/o di prima pioggia, mettendo in evidenza che per terreni di bassa permeabilità come i nostri, questi tipi di eventi costituiscono una pericolosa minaccia. Dall’altro stiamo assistendo ad un continuo abbandono delle colture ed una desertificazione dei campi. In questo campo riteniamo che l’apporto degli agronomi sia essenziale nelle valutazioni di merito. Pertanto da come emerso nella manifestazione del Professionale Day tenutasi il 1 ° marzo a Roma agli ordini professionali è assegnato anche il compito di tutelare gli interessi della collettività e di esercitare un ruolo strategico e di supporto alle istituzioni. Ed è in questa ottica che l’Ordine degli ingegneri vuole accettare una sfida che sia l’inizio di un cambiamento e un’opportunità anche per quella miriade di giovani ingegneri che reclamano il diritto di esercitare il loro mestiere. Per ciò che riguarda le risorse economiche, che rappresentano un punto di debolezza per questo territorio, sarebbe il caso che la Regione Calabria, se ha deciso di isolare questo territorio o declassarlo, conceda almeno come contropartita la possibilità di esercitare quel federalismo fiscale in campo energetico ed ambientale che costituirebbe una punto di forza e di perequazione necessaria al fine di dimostrare che ci sono mezzi, professionalità, strumenti su un territorio che se opportunamente tutelato, potrebbe giocare un ruolo fondamentale negli scenari regionali, nazionali ed internazionali.

 

 

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