Locri (Reggio Calabria). Nella scorsa notte i carabinieri di Locri hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, tre pregiudicati della Locride dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Giovani che, da quanto emerso dalle indagini, si adoperavano per reperire e smerciare sostanze stupefacenti di varia natura, incuranti dei devastanti effetti per la loro salute e dei vari tossicodipendenti serviti.
Le indagini, condotte tra il novembre 2009 e il giugno 2010, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di A.A., N.P., N.P. e R.F., tali da indurre il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Locri ad emettere quattro mandati di cattura nei loro confronti.
L’unico che è riuscito a sfuggire alla cattura è stato uno di loro in quanto già latitante dall’aprile del 2011 quando si è sottratto alla cattura disposta nell’ambito dell’operazione “Circolo Formato”, nella quale è indagato per associazione di tipo mafioso e traffico di stupefacenti. Gli arrestati già noti, basti pensare che solo pochi giorni fa, gli stessi carabinieri avevano tratto in arresto due di loro per rapina a mano armata consumata in Locri nei confronti di una donna che passeggiava con la propria figlia di solo sei anni.
Dalle indagini è chiaramente emerso che gli indagati erano stabilmente inseriti nel circuito dello spaccio dello stupefacente nella Locride, dimostrando di essere in grado di rifornire i numerosi clienti del centro cittadino con un meccanismo consolidato e “routinario” di qualsiasi sostanza psicotropa di cui avessero bisogno, dalla marijuana all’hashish o ancora dalla cocaina all’eroina, un vero e proprio minimarket della droga.
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