Reggio Calabria. La voce girava già da tempo in città e i suoi elettori, così come i suoi oppositori, aspettavano una decisione definitiva. Da stasera è ufficiale: Massimo Canale, portavoce del centrosinistra in Consiglio comunale, nonché ex candidato sindaco, aderisce al Partito Democratico. L’appuntamento odierno era in programma nei locali della Federazione provinciale del Partito in via Panella, nel cuore del centro cittadino. Stretti intorno a lui non solo, come li definirà in seguito lo stesso Canale, i “compagni di viaggio”, ossia i consiglieri comunali che hanno condiviso oneri e onori in questi mesi, ma anche il Commissario provinciale Girolamo De Maria e il Commissario Regionale Alfredo D’Attorre. Assenti, invece, i parlamentari del PD Marco Minniti, Maria Grazia Laganà e il senatore Luigi De Sena che hanno, tuttavia, voluto esprimere la loro soddisfazione attraverso un comunicato letto nel corso dell’incontro.
A prendere la parola è stato, prima degli altri, De Maria: “L’adesione di Massimo Canale rappresenta il naturale epilogo di un percorso di dialogo e condivisione avvenuto prima nel corso della battaglia elettorale e poi nelle iniziative di opposizione in Consiglio comunale. L’adesione di Canale al PD ha un grande valore politico ed è una scelta che aiuta il partito a portare avanti l’obiettivo che già da tempo cerca di perseguire nei fatti, ossia quello di porsi come alternativa al modello fallimentare fin qui proposto dal centro destra che ha condotto la città in una situazione di profonda crisi. Reggio ha bisogno oggi di voltare pagina e il PD da adesso potrà avvalersi e arricchirsi anche dell’esperienza di Massimo Canale, della sua freschezza e della sua originalità nell’approccio con la politica e con la gente. Crediamo che rappresenti una risorsa di primo piano e che sarà parte integrante del progetto politico che vogliamo portare avanti e che sfiderà l’attuale modello politico e amministrativo”.
Eì stato poi il momento di Canale: “Questo per me è un momento molto importante e sono felice di avere intorno tutte quelle persone, amici e colleghi, che con me hanno condiviso tanti altri momenti importanti, come i cinque compagni di strada con cui da mesi a questa parte conduco il lavoro all’interno del Consiglio comunale. Come diceva De Maria, questo è un passaggio naturale, l’evoluzione di un rapporto maturato nei mesi di campagna elettorale su cui non sempre ci siamo compresi e capiti, ma che alla fine mi ha fatto trovare dei colleghi sui quali poter contare. Il tema di oggi non è il centro destra o lo scopellitismo quanto piuttosto la città di domani che si è spezzata le ginocchia cascando e rispetto alla quale il centro sinistra serio ed unito deve impegnarsi per immaginarne il futuro. In questa direzione ho maturato questa scelta, lasciando il Gruppo Misto dopo aver condotto anche per questo una battaglia di legalità. Adesso sono al servizio del PD mettendo a disposizione la mia esperienza e le mie competenze con un grande obiettivo davanti, sperando che sia condiviso da tutti: quello di poter avviare un ragionamento scevro da aprioristiche prese di posizione. Il centro sinistra deve ritrovare sì l’unità, ma deve anche scoprire un modo nuovo di interloquire con la gente e di vivere la città. Credo che il successo di Energia Pulita sia stato proprio questo e credo che si tratti di un modello che debba entrare anche all’interno del PD. Su queste basi credo che il centro sinistra possa pensare di riprendersi la città, convincendo anche i più scettici che fino a questo momento si sono cullati su un sistema amministrativo che, oggi, si sta manifestando in tutte le sue debolezze. Non sono le percentuali a doverci guidare ed influenzare in questo momento, quanto la sfida che insieme vogliamo condurre”.
E’ intervenuto, infine, Alfredo D’Attorre: “Il clima che si respira in questo periodo all’interno del PD esprime la cifra di quanto stiamo cercando di realizzare, ossia un partito che sia capace di mettersi a disposizione della comunità in cui opera. Canale è un elemento che, avendo dimostrato ampiamente il suo impegno amministrativo, ci permette di consolidare quanto abbiamo già cercato di mettere in atto. Rappresenta l’idea che la dimensione partitica non vuole e non può più essere totalizzante dal momento che i partiti devono esercitare le proprie funzioni pur riconoscendo i propri limiti rispetto la vitalità della società. Tengo a ribadire che il PD è presente sul territorio reggino e che lo sarà sempre di più per dare il segno che esiste una parte della città sana, che mostra alcun volto aggressivo e le sui istanze meritano di essere accolte. Quanto accade alle nostre alture è un problema reggino ma che, a causa della gravità di quanto accade, supera i limiti della provincia. Non possiamo, per questa ragione, limitarci alla semplice denuncia ma dobbiamo cercare di essere interlocutori credibili. Non vogliamo partire dalle sigle ma piuttosto dai bisogni della città”.
Giulia Polito