Girifalco. Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Catanzaro, Abigail Mellace, ha rinviato a giudizio Rocco Mungo, imprenditore edile 52enne di Vallefiorita (Catanzaro), cui è contestato il reato di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose ai danni dell’azienda di Reggio Emilia “Brulli Energia”. La prima udienza del processo è in programma il prossimo 6 luglio. L’imprenditore fu tratto in arresto lo scorso 3 novembre dai Carabinieri, nel contesto di un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Secondo gli inquirenti, Mungo si sarebbe reso responsabile della tentata estorsione nei confronti dell’azienda reggiana impegnata nella costruzione di un parco eolico a Girifalco. Sulla scorta di quanto ipotizzato dalla tesi accusatoria, Mungo, unitamente a Domenico Strumbo, imprenditore di Girifalco, avrebbe fatto incontrare un dirigente della “Brulli Energia” con Giovanni Bruno, che assassinato il 16 maggio di due anni fa, che avrebbe richiesto alla ditta emiliana un esborso di denaro per impedire che succedessero “cose strane” nei cantieri. Giovanni Bruno fu assassinato il 16 maggio di due anni fa.
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