Reggio Calabria. Il gesto delittuoso compiuto ieri 8 marzo in una via centrale della nostra città da un uomo, tutt’oggi sconosciuto, contro una signora A.L. di anni 46 proveniente dalle Seychelles, è segno di estrema povertà culturale ed è riconducibile ad una violenza che non si pone limiti nei confronti delle donne e che va fermamente combattuta. E’ stato lanciato acido muriatico che ha procurato gravi lesioni alla signora A.L. ricoverata presso gli Ospedali Riuniti della nostra città. Non si può vivere di paura, dobbiamo reagire impegnandoci concretamente in un processo di conquista di fiducia e di libertà. La società civile e le istituzioni democratiche devono valorizzare la vita delle persone come impegno prioritario scegliendo di partire dal ceto sociale più debole: donne e immigrate. La signora A.L. è venuta da molto lontano e lavora come domestica nella nostra città. È venuta a Reggio Calabria portando con sè il sogno di un riscatto per una possibile vita sicura nella nostra terra. Questo ennesimo episodio di “acido muriatico” è episodio di grave violenza che riguarda ognuno di noi. Domenica prossima 11 marzo alle ore 16.00 una delegazione rappresentativa delle istituzioni locali e nazionali e dal coordinamento “Chi collabora non deve più morire ingoiando acido” visiterà presso gli Ospedali Riuniti la signora che è stata barbaramente aggredita. Siamo tutti vicini a lei, siamo solidali. Il prossimo venerdì giorno 16 alle ore 17.00 presso gli ospedali Riuniti si terrà un sit-in per mantenere viva l’attenzione su questa pesante aggressione. Abbiamo registrato l’adesione alle iniziative dell’assessore comunale Tilde Minasi, dell’ assessore provinciale Edoardo Lamberti, del Presidente Giuseppe Raffa della provincia, del sindacato Cgil, Cisl e Uil del consigliere comunale Giuseppe Falcomatà, dell’onorevole Maria Grazia Laganà, Doris Lo Moro, Angela Napoli, i sindacalisti Rosy Perrone, Mimma Pacifici, Pino Zito, del segretario generale della Cgil Michele Gravano, del CIF dottpressa Giovanna Ferrara, la professoressa Maria Luisa Neri Presidente della Fidapa Morgana.
Antonia Lanucara – Comitato “Chi collabora non deve più morire ingoiando acido”