Cosenza. Legale Campanella: “Pronti a inviare diffida alla Regione”

Cosenza. Siamo pronti ad inviare diffida ad agire alla Regione e all’Azienda sanitaria provinciale sulla mancata stabilizzazione del dottor Mario Campanella, in ossequio alle disposizioni di cui alle leggi 296/06 e 244/07 cui la Regione non si è adeguata, avendo approvato, nel periodo loieriano, una norma, la n°1 del2009, che è stata dichiarata incostituzionale nella parte in cui si parla della stabilizzazione dei precari. Il 22 aprile inizierà a Roma la causa di lavoro susseguente all’opposizione al decreto ingiuntivo dell’Inpgi, da parte dell’Asp, per il pagamento dei contributi previdenziali. Già la Direzione regionale del Lavoro ha dato torto in prima istanza all’Asp. Ancora una volta dobbiamo ricordare che l’Inpgi ed i carabinieri dell’ufficio del lavoro di Cosenza hanno acclarato la subordinazione del dottor Campanella con l’Asp nel periodo 2000-2005, ma ci sono burocrati che continuano a non saper leggere una norma, cosa che viene facile a uno studente del I anno di Giurisprudenza. Il mio assistito deve pagare la sua appartenenza politica e questa è una cosa assurda. La Regione ha già risposto di non avere competenze sul caso, autorizzando implicitamente la conciliazione, l’Asp ha espresso un primo parere positivo, ma siamo comunque dovuti finire dinanzi al giudice del lavoro dove speriamo di poter trovare un accordo. Giova ricordare all’opinione pubblica che il dottor Campanella si è detto disponibile a rinunciare a una cifra considerevole che egli ritiene di accreditare dall’Asp in cambio del solo diritto alla selezione concorsuale per capo ufficio stampa, riservata ai sensi della legge 296/06 e successive modifiche e integrazioni, subordinando ogni pratica assunzionale alla fine del Piano di rientro. E’ una sottolineatura importante, atteso che i 439 stabilizzati, che non avrebbero i titoli, sono invece in servizio e costano milioni di euro alla collettività. Dal punto di vista sociale siamo favorevoli a che 400 famiglie non vengano messe sulla strada, ma nessuno si azzardi a preparare norme che favoriscano chi non ha i titoli di legge e ad escludere chi, come il mio assistito, anche in virtù della delibera 169/2008 della Giunta regionale , è in possesso dei titoli di legge. Noi auspichiamo che con l’Asp si raggiungano accordi che evitino il prosieguo di contenziosi che richiederebbero il ricorso ad altri profili giudiziari ed alla Corte dei Conti. Abbiamo fiducia nell’equilibrio del dottor Gianfranco Scarpelli , ma non siamo disponibili a tollerare discriminazioni ulteriori in nome dell’unico e supremo

Prof. Avv. Antonio Testa – Patrocinante in Cassazione

 

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