Reggio Calabria. E’ stata conclusa alle prime ore di stamane un’articolata operazione della Polizia di Stato, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, che ha interessato contemporaneamente, con due distinte azioni di contrasto, il territorio di Reggio Calabria.
La prima esecuzione di ordinanze cautelari in carcere emesse dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di estorsione, furto, falsa testimonianza ed altro, ha visto coinvolti i seguenti soggetti:
- A.B., nato a Reggio Calabria l’ 01.09.1989;
- M.B., nato a Reggio Calabria il 24.03.1969;
- M.B., nato in Marocco il 14.012.1964
- A.H., nato in Marocco il 06.07.1974
L’odierno provvedimento restrittivo cautelare si innesta nella prosecuzione dell’attività investigativa condotta sempre dalla Squadra Mobile che aveva portato in data 5 maggio ed 11 maggio 2009 all’arresto di M.B. e A.B., per i reati di ricettazione ed estorsione ai danni del proprietario di un ciclomotore al medesimo sottratto e restituitogli dietro compenso.
La dettagliata denuncia della vittima, le cui dichiarazioni avevano già consentito l’arresto degli omonimi Bevilacqua, unitamente agli esiti delle indagini condotte dalla Polizia hanno determinato l’emissione, e la conseguente odierna esecuzione, di una nuova misura cautelare che ha consentito l’arresto dei quattro soggetti i quali, in più riprese, avevano mirato a coartare la persona offesa affinché ritrattasse le sue dichiarazioni in sede di incidente probatorio, in relazione al delitto di estorsione commesso dai due uomini.
E’ stato documentato che, in data 20 e 23 maggio 2009, gli odierni arrestati, avrebbero minacciato la vittima dell’estorsione e la sua famiglia, rubando altresì nuovamente il medesimo ciclomotore per costringere il denunciante a ritrattare le proprie dichiarazioni in sede di incidente probatorio, che si sarebbe tenuto da lì a breve.
Infine, nel mese di giugno 2009, sempre gli odierni arrestati avrebbero promesso alla vittima la somma di denaro di 1500 euro per indurlo a commettere il reato di falsa testimonianza con l’intento di essere scagionati dalle accuse di estorsione.
La seconda esecuzione ha interessato le seguenti persone:
- S.U.R., nato a Reggio Calabria cl. 92
- D.C., nato a Reggio Calabria l’11.10.1991
I due indagati sono ritenuti responsabili del delitto di rapina effettuata con una pistola giocattolo presso la “Tabaccheria nr. 9” sia in via Reggio Campi II tronco di Reggio Calabria.
Nello specifico secondo l’accusa, mentre il primo fungeva da palo, rimanendo al di fuori del predetto esercizio commerciale al fine di coprire l’azione del complice, il secondo, con il volto coperto da un cappellino ed una sciarpa, introdottosi nella tabaccheria, puntava l’arma contro la cassiera intimandole di consegnare l’incasso di 600 euro.
Le indagini hanno accertato nei confronti degli stessi ulteriori attività criminose tra cui condotte di furto aggravato ed utilizzo indebito di carte bancomat provento di furti con le quali venivano effettuati, altresì, documentati prelievi di danaro contante presso alcuni sportelli bancari. Dopo le formalità di rito gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria.