Reggio Calabria. Si è svolta nei giorni scorsi a Reggio una riunione della componente dell’area cattolica riunita nel movimento dei Popolari e Liberali, degli iscritti alla Giovane Italia, presieduta da Nicolino D’Ascoli, dirigente provinciale del Movimento. All’indomani della nomina dei segretari dei circoli territoriali di tutta la provincia che ha riconosciuto la presenza dell’area cattolica all’interno dello stesso movimento, si è resa necessaria una riflessione per fare il punto della situazione ed individuare le iniziative da assumere nelle prossime settimane per l’articolazione operativa del movimento sul territorio. “Abbiamo ritenuto utile discutere degli obiettivi che intendiamo perseguire, individuando percorsi e persone in grado favorire gli interventi da realizzare”, ha spiegato Nicolino D’Ascoli. “La nostra idea – ha proseguito – è quella, innanzitutto di valorizzare ed esaltare la presenza e il protagonismo dei giovani nella politica. I risultati di questi giorni hanno rivelato un dato fondamentale: l’importanza dell’area cattolica all’interno del movimento, che va tradotta in azioni concrete e coerenti con i valori di partecipazione e solidarietà che sono alla base della concezione cristiana”. Debbo riconoscere che la discussione è stata molto intensa e ricca di contenuti. Si tratta di risultati che rispecchiano fedelmente l’entusiasmo dei tanti giovani Popolari-Liberali che hanno deciso di aderire alla Giovane Italia, ma che sono anche l’esatto riscontro delle recenti elezioni dei segretari dei Circoli territoriali, che hanno visto la nomina di Simona Costantino per il Circolo di Sbarre, a Reggio Calabria, di Gianluca Principato a Montebello Ionico, Antonio Romeo a Motta San Giovanni, Francesco Nirta a San Luca, Giuseppe Spanò ad Ardore e Giuseppe Coluccio per il Circolo di Marina di Gioiosa Ionica”. “L’idea di protagonismo ed attivismo in politica – ha proseguito Nicolino D’Ascoli – per gli aderenti alla Giovane Italia deve tradursi in azioni concrete di coinvolgimento programmatico, emotivo e personale dei tantissimi giovani che risiedono nei nostri centri. La politica, intesa come partecipazione democratica, come laboratorio di idee e di proposte da immettere nel sistema sociale, ha in sé il ruolo attivo dell’impegno e della volontà che soprattutto nei giovani può avere la sua massima espressione”.