Catanzaro. «Avevamo iniziato un percorso di gestione virtuosa dei trasporti urbani che non si doveva interrompere. Oggi l’Amc versa in condizioni economiche drammatiche e non è in grado di garantire nuovi contratti di servizio: occorre ristrutturare il bilancio per garantire l’efficienza di un servizio essenziale e salvaguardare i posti di lavoro». Lo ha affermato Sergio Abramo che ha voluto incontrare questa mattina l’amministratore delegato dell’Amc, Antonio Izzo ed una rappresentativa di dipendenti per discutere delle problematiche che stanno interessando l’azienda. «Le partecipate rischiano oggi il tracollo dopo cinque anni – ha detto Abramo – di cattiva gestione del centrosinistra che, anche a causa di assunzioni dissennate ed imprudenti nei numeri, hanno causato debiti e danni erariali per diversi milioni di euro alle casse comunali. Devo anche aggiungere – ha detto ancora Abramo – che chi oggi promette nuovi contratti di servizio e perfino nuove assunzioni lo fa solo per scopi elettoralistici perché il Comune non è in grado, allo stato dei fatti, di far fronte ad una situazione economica difficile e così compromessa». Gli stessi dipendenti hanno reso noti al candidato sindaco i disagi relativi al “parco mezzi che risulta troppo ridotto rispetto alle esigenze reali della città e che versa – hanno detto i lavoratori – in condizioni di scarsa manutenzione mettendo a rischio la stessa incolumità dei passeggeri”. Anche l’amministratore delegato Amc, Antonio Izzo, ha rivolto un appello affinché l’azienda «possa avere – ha detto – la considerazione che merita in quanto, rispetto alle altre Partecipate, rappresenta quella più grande per volume di affari e risorse umane impiegate e la più importante in ordine anche al servizio che offre alla città». Abramo ha, quindi, individuato la possibile strada che si dovrebbe intraprendere per salvare l’Amc dal tracollo: «Ho intenzione, non appena sarò eletto – ha detto Abramo – di fare fronte unitario con gli altri sindaci calabresi per ottenere, tutti insieme, dalla Regione i finanziamenti necessari per una dotazione maggiore sia dei mezzi che delle corse. L’Amc, intanto, deve dotarsi fin da subito – ha continuato – di un Piano industriale che preveda per il 2012 quanto meno il pareggio di bilancio attraverso una serie di linee guida strategiche necessarie per il contenimento dei costi». «In altri termini – ha spiegato Abramo nelle conclusioni – occorre ricreare il circuito virtuoso necessario non solo per risanare il bilancio aziendale dell’Amc, ma anche per rilanciare la funzionalità e l’efficienza del servizio, garantendo al tempo stesso ai lavoratori attualmente occupati il loro posto di lavoro».
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