San Lorenzo (Reggio Calabria). La Giornata Mondiale della Poesia si celebra il 21 di marzo dal 2000; è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente. La data, che segna anche il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace. Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica.
Anche nell’iniziativa dei Borghi Solidali la poesia viene considerata come atto privilegiato di cura delle radici delle comunità e dei territori e, proseguendo il cammino dei Sabati Letterari, per il 24 marzo ha organizzato a San Lorenzo Marina un pomeriggio di festa per la primavera appena sbocciata attraverso l’incanto e la bellezza della lingua indiana, così come della danza e del canto di questa cultura che si ispira alla bellezza come vero volto della natura.
La scelta di San Lorenzo Marina e della cultura indiana sono dovuti alla volontà di celebrare l’accoglienza verso quelle comunità di genti che hanno dovuto intraprendere un cammino di lontananza dai propri luoghi, che è uno degli obiettivi dell’iniziativa dei Borghi Solidali. Abbiamo potuto sperimentare la grande accoglienza degli abitanti di San Lorenzo Marina e in particolare quella del parroco e della comunità parrocchiale. Importante infatti, è stata per noi, la disponibilità, la collaborazione e l’impegno mostrato del parroco don Gianni Zampaglione che è stato felicissimo di poter collaborare nell’organizzazione di tale iniziativa ed ospitarci per l’evento presso i propri locali parrocchiali (ex chiesa). Abbiamo anche avuto conferma di come la comunità indiana che risiede nell’area grecanica sia una presenza di ormai grande importanza nel tessuto delle nostre comunità e dimostri disponibilità nel farsi conoscere e voglia di integrazione culturale. Va ricordato che uno dei massimi poeti del Novecento è stato l’indiano premio Nobel Rabindranath Tagore, che ha saputo cantare in modo universale l’amore e il rapporto intimo tra uomo e natura, intesa anche in senso spirituale.