Lupara bianca. I Carabinieri hanno risolto l’omicidio di Marco Puntorieri: arrestato Domenico Ventura

di Fabio Papalia
Reggio Calabria. A un anno e mezzo dalla sua scomparsa, ieri mattina i Carabinieri hanno risolto l’omicidio di Marco Puntorieri. Con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere all’alba di ieri mattina è stato arrestato Domenico Ventura, 49enne ritenuto affiliato al clan Libri. L’uomo è stato prelevato dalla sua abitazione nel quartiere di Spirito Santo e, dopo le formalità di rito, condotto alla casa circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria. E’ un successo dell’Arma in tutte le sue articolazioni, il cosiddetto “modello Reggio” fortemente voluto dal comandante provinciale, colonnello Pasquale Angelosanto. Le indagini, infatti, sono state avviate inizialmente dagli investigatori della Stazione Rione Modena, diretta dal maresciallo capo Andrea Levi con il coordinamento del capitano Nicola De Tullio, comandante della Compagnia cittadina.

La scomparsa.

 

Marco Puntorieri

Marco Puntorieri, 41enne il giorno della scomparsa, era stato condannato per associazione mafiosa nell’ambito del processo scaturito in seguito all’operazione Casco; dopo avere scontato alcuni anni di pena in carcere, e alcuni ai domiciliari, si era da tempo allontanato dalla cosca Zindato-Libri, cui era stato ritenuto contiguo nel procedimento penale. Stava affrontando un periodo nuovo della propria vita, aveva aperto una ditta di pulizie e una sala scommesse sportive in via Laboccetta. Improvvisamente il 15 settembre del 2011 scomparve, senza lasciare tracce né alcun indizio alla moglie.
Fu quest’ultima, qualche giorno dopo, a denunciarne la scomparsa ai militari della Stazione Rione Modena. Nel corso delle ricerche la Polizia Provinciale rinvenne in stato di abbandono nel sottoponte Armo lungo la SS 106, il furgone di Puntorieri, un Renault Kangoo. Non credendo alla tesi che l’uomo si fosse allontanato volontariamente, nei giorni successivi i Carabinieri della Stazione Rione Modena avviarono una serie di ricerche e perlustrazioni, partendo proprio dalla zona del ritrovamento del furgone.

 

 

I resti accanto a un casolare.

A 2 km di distanza dal furgone, i Carabinieri individuarono tracce ematiche su un terreno nei pressi di un casolare abbandonato. Il successivo intervento degli specialisti del Sis (Sezione investigazioni scientifiche) dell’Arma consentì di rinvenire, oltre alle tracce ematiche in terra, anche pallettoni deformati intrisi di tracce ematiche, una borra in plastica deformata, nonché piccoli frammenti ossei. Dopo la conferma del Ris sull’esame del Dna, che ha accertato che sia il sangue sia i frammenti ossei appartenevano a Puntorieri, per i Carabinieri si è trattato della certezza di trovarsi di fronte a un caso di lupara bianca.

La svolta.

La copiosa e meticolosa attività d’indagine portata avanti dai Carabinieri ha permesso di raccogliere prove inconfutabili circa la colpevolezza di Domenico Ventura. Il gip infatti, così come il pm Stefano Musolino che coordinato le indagini, ha concordato sulle risultanze investigative dell’Arma ed ha emesso a carico di Ventura l’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita ieri mattina.

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