Varese. Se la vittoria col Livorno aveva riacceso le speranze, l’esito della sfida del “Franco Ossola” riporta l’amarezza e lo scetticismo. La Reggina prende infatti due sberle da Plasmati, che nel primo tempo sfrutta le amnesie difensive degli amaranto e regala lo scontro diretto al Varese, squadra che si conferma più cinica e compatta e, più in generale, superiore sotto tutti i punti di vista agli amaranto. La squadra di Gregucci scivola dunque al nono posto, superata da Samp e Brescia, mentre il sesto posto, occupato ora dal Padova (che dovrà giocare lunedì a Vicenza) dista cinque lunghezze.
Primo tempo. Complice anche le defezioni in difesa, Gregucci cambia modulo varando il 4-5-1, con Ragusa e Ceravolo esterni di centrocampo e Alessio Viola unica punta, mentre nel settore nevralgico, assieme ad Armellino e Barillà, gioca Castiglia e non Rizzo (out per un problema ai denti). La Reggina, nel giro di pochi minuti ha tre chance per portare il match dalla propria parte, ma gli errori di un Varese un po’ impreciso nella prima fase della gara non vengono sfruttati. Al 4’ è Ragusa a incunearsi nell’area biancorossa, ma il suo tiro da ottima posizione viene sporcato, rendendo agevole la parata di Bressan. Appena un minuto dopo è Ceravolo a rendersi pericoloso, convergendo dalla sinistra verso il centro e calciando in porta: palla di poco a lato. La terza chance capita sui piedi di Alessio Viola, il cui tiro è però telefonato. Decisamente più cinico il Varese, che alla prima occasione sblocca la partita (7’): sugli sviluppi di un corner, Kurtic dalla destra pesca il solitario Plasmati, la cui inzuccata è vincente. Dieci minuti dopo, raddoppio fotocopia del Varese: Cacciatore dalla destra scodella, ancora Plasmati elude la marcatura di Angella e da due passi di testa deposita in rete. L’unico pericolo degno di nota creato dalla Reggina è invece una punizione calciata da Emerson, con la palla che si stampa sulla traversa e rientra in gioco, Bressan è bravo ad opporsi al conseguente colpo di testa di Armellino. Il Varese perde Kurtic (al suo posto entra Damonte), ma gestisce agevolmente il match.
Secondo tempo. Gregucci opera un cambio nella ripresa: dentro Bonazzoli per Ceravolo. Il capitano ci prova subito ma il suo diagonale è debole e impreciso. Il secondo cambio per Gregucci è forzato: si fa male D’Alessandro, entra Colombo. Mentre tra le fila dei varesini Nadarevic prende il posto di Rivas. Succede davvero poco nella seconda frazione di gioco, chi si aspetta la reazione degli amaranto rimane deluso. Al 57’ finalmente la Reggina minaccia la porta avversaria, ma Bonazzoli, su assist di Ragusa, non riesce a girare in rete. Emerson ci riprova su calcio piazzato, ma non inquadra lo specchio. Mentre Granoche, imbeccato al 65’ da Zecchin su calcio piazzato, di testa non trova il tris. Gregucci si gioca la carta Montiel, che rileva Castiglia. La Reggina, nonostante tutto, ha due chance per accorciare le distanze, ma in entrambe le occasioni Bonazzoli di testa schiaccia troppo la palla. Nel finale non sbaglia invece Granoche, che insacca su una respinta di Zandrini, ma l’arbitro giustamente annulla per offisde.
Danilo Mancuso