Reggio Calabria. La maggioranza consiliare ha presentato oggi, durante i lavori del Civico consesso, un Ordine del Giorno che impegna a “difendere e sostenere la battaglia di chi, da un giorno all’altro, viene strappato dalla propria terra per non meglio precisate “ragioni tecnico-organizzative e produttive, pur non entrando nel merito delle scelte aziendali”.
Il documento trae origine dai fatti emersi dagli organi di informazione e riguardanti il giornalista professionista Francesco Paolillo, dipendente del Quotidiano della Calabria, trasferito dalla redazione di Reggio a quella di Crotone nonostante il parere contrario del Cdr che, nell’esaminare il piano di riorganizzazione del direttore, aveva, tra l’altro, eccepito che “tali scelte appaiono del tutto irrazionali in una logica di riorganizzazione e rilancio”.
I consiglieri comunali hanno specificato che “il sindacato dei giornalisti della Calabria ha lanciato un appello affinché il vertice del Quotidiano revochi il trasferimento del giornalista che, oltre a separarsi dalla famiglia, si ritroverebbe a dover sostenere spese superiori allo stipendio percepito. Dunque, considerato che “Francesco Paolillo è apprezzato da tutti gli attori della politica locale e che per anni ha svolto con equilibrio e professionalità il suo mestiere di giornalista, la maggioranza nella sua interezza ha consegnato alla Presidenza l’ordine del giorno che impegna, inoltre, il Consiglio a sostenere tutti i lavoratori della testata giornalistica il Quotidiano della Calabria e dell’intero settore dell’informazione alle prese con le numerose difficoltà che anche il sindacato regionale di categoria ha evidenziato, chiedendo “un’immediata soluzione di tutte le vertenze in atto, a partire dal riallineamento degli stipendi ai dipendenti, al pagamento delle spettanze ai collaboratori e, non ultimo, al ripensamento del piano di riorganizzazione aziendale”. Infine, sempre nell’ordine del giorno, si chiede di dedicare il prossimo primo maggio, a tutte le categorie di lavoratori impegnati a difendere i loro diritti e la loro professionalità e, nello specifico, a tutti i giornalisti ed ai professionisti dell’informazione.
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