‘Ndrangheta. Il gip di Milano: “Giudice Giusti a disposizione di Giulio Lampada”

Milano. Agenti delle Squadre Mobili di Milano e Reggio Calabria hanno prelevato stamattina il giudice del Tribunale di Palmi Giancarlo Giusti mentre si trovava all’interno della sua residenza di Cittanova. L’arresto del magistrato 45enne, accusato di corruzione aggravata dalle modalità mafiose, è stato eseguito su mandato della Direzione distrettuale antimafia di Milano nell’ambito dell’inchiesta condotta contro il clan Lampada. Il giudice in questi minuti è in viaggio verso il carcere di Milano. Secondo quanto riportato nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Milano Giuseppe Gennari, il magistrato è stato tratto in arresto in quanto “come magistrato in servizio prima presso il Tribunale di Reggio Calabria e poi presso il Tribunale di Palmi, al fine di compiere e per avere compiuto atti contrari al dovere d’ufficio, in palese violazione dei principi di imparzialità, probità e indipendenza tipici della funzione giudiziaria, si metteva a disposizione di Giulio Lampada”.  Giusti, sostengono gli inquirenti, avrebbe anche ricoperto un ruolo occulto in una delle società riconducibili alla cosca Lampada. Tre anni fa, sfruttando la funzione di giudice delle esecuzioni immobiliari in servizio presso il Tribunale di Reggio di Reggio Calabria, avrebbe amministrato, nei fatti, una società riferibile ad un’altra società con sede in Svizzera, tramite la quale la cosca tentò, senza riuscirci, di appropriarsi di beni immobili il cui valore complessivo ammontava a 30o mila euro. Il magistrato non avrebbe investito denaro nella società. Qualche anno addietro, il Consiglio superiore della magistratura aveva avviato un procedimento disciplinare nei confronti del giudice Giusti che, sempre all’epoca in cui era giudice delle esecuzioni immobiliari a Reggio Calabria, curò nel 2005 l’asta di una casa la cui titolarità passò ad una società del suocero. Il Csm, per questa vicenda, assolse il magistrato.

 

 

 

 

 

 

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