Reggio Calabria. Si è tenuto oggi dinanzi al Gup di Reggio Calabria, Domenico Santoro, l’udienza camerale fissata al fine di stabilire se accogliere o meno la richiesta avanzata di abbreviato condizionato, dai tre imputati, Gennaro Gennarini (difeso dagli avvocati Giuseppe Putortì e Marco Tullio Martino), Vincenzo Nettuno (avvocati Marco Tullio Martino e Caterina Latella), e Terenzio Minniti (difeso dagli avvocati Marco Tullio Martino e Francesco Calabrese, presente il sostituto processuale avv. Barbera). Presente in aula anche la pubblica accusa, sostenuta dal Pubblico Ministero, Dott. Stefano Musolino, e l’avv. Natale Carbone, che ha rappresentato la costituitasi parte civile, Gaetano Caminiti. Proprio su denuncia di quest’ultimo titolare di un punto Snai a Pellaro, i tre furono arrestati perché ritenuti responsabili dell’accusa di tentata estorsione aggravata dall’esser commessa con modalità mafiose, per aver proposto, secondo l’accusa con metodi poco ortodossi, al Caminiti l’utilizzo di un software considerato illegale, che in ogni caso non poteva dal Caminiti essere comunque installato nel proprio locale. I tre imputati, invero, respingono ogni addebito, gridando la loro innocenza sin dal momento del loro arresto, avvenuto un anno fa, e comunque ad oltre cinque mesi di distanza dalla denuncia della persona offesa. Il dibattimento si concentrerà in particolare su un video che ha interamente ripreso la scena e che secondo la consulenza peritale in possesso delle parti, escluderebbe con assoluta certezza la pronuncia delle frasi intimidatorie asseritamente proferite dagli imputati e riportate in denuncia dalla persona offesa. Il gup con articolata motivazione ha rigettato la richiesta di abbreviato condizionato, ritenendo, le condizioni subordinate alla richiesta, non necessarie al fine della decidere. A questo punto gli imputati, per il tramite dei loro legali hanno chiesto che si procedesse nelle forme del rito ordinario e con la celebrazione, appunto del dibattimento. Il processo, è stato rinviato all’11 aprile 2012, dinanzi al Tribunale Collegiale.
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