Regione. Ospedalità privata, Nino De Gaetano critica il decreto sul riordino, a rischio il Policlinico di Reggio

Reggio Calabria. “Altro che riordino. Quello previsto dal decreto regionale n.26 del 21 marzo 2012 è un colpo al cuore all’ospedalità privata calabrese che, in assenza di correzioni, rischia di andare incontro a dolorose chiusure e licenziamenti di massa. Nel riassetto della rete delle cliniche private regionali, infatti, l’unico criterio adottato dal commissario ad acta per il piano di rientro della sanità è quello del drastico taglio dei posti letto, con una conseguente riduzione della capacità di accoglienza delle case di cura.
Non sono certo in discussione le esigenze, da tutti condivise, di contenimento della spesa sanitaria. A non convincere sono le modalità e le scelte adottate nel corso di questi mesi: scelte che, nel ridimensionare pesantemente il settore pubblico e mettere in crisi quello privato, minacciano pesanti conseguenze non solo sul livello di assistenza sanitaria ai cittadini, ma anche sul livello occupazionale. E’ del tutto evidente, infatti, che il dimezzamento dei posti letto all’interno delle cliniche private si tradurrà automaticamente in tagli alle risorse umane: in parole povere, nel licenziamento di infermieri, medici e tecnici che, a differenza di quanto avviene nel settore pubblico, non potranno contare neppure sul momentaneo sostegno degli ammortizzatori sociali. Nel mirino, tra l’altro, ci sono strutture di assoluta eccellenza come il Policlino “Madonna della Consolazione” di Reggio Calabria di cui il decreto regionale prevede la chiusura di tre reparti, con il taglio di 140 posti letto sui 220 attuali (il 67%) e la conseguente riduzione di oltre centro unità, tra personale medico e paramedico.
Si tratta di un autentico colpo al cuore ad una delle realtà sanitarie più importanti della regione che da decenni, in particolare con il suo reparto di Ginecologia e Ostetricia, garantisce alle famiglie della provincia di Reggio un servizio capace di coniugare la qualità della prestazione medica alle innegabili doti umane di tutto il personale. Circostanza che ho avuto felicemente modo di sperimentare proprio qualche giorno fa in occasione della nascita di mio figlio Giuseppe. Va dunque scongiurata in ogni modo la paventata chiusura del centro nascite del Policlinico. La questione investe, infatti, il diritto all’assistenza sanitaria del cittadino calabrese: il dimensionamento degli ospedali di montagna, la riconversione di presidi di importanza strategica, come l’ospedale “Scillesi d’America” di Scilla, la chiusura del punto nascite del “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo” e da ultimo, la prevista, drastica riduzione dell’accoglienza del settore privato, stanno significativamente indebolendo l’intera rete ospedaliera calabrese, senza delineare una convincente riorganizzazione del settore. Sono queste le ragioni che come Partito democratico ci spingono a sollecitare un’immediata marcia indietro da parte del centrodestra regionale”.

Antonino De Gaetano
Consigliere regionale Partito democratico

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